Bologna, Heggem: “Bologna simile alla Norvegia, un’unione che trascina”

Il difensore classe ’99 si racconta al Corriere di Bologna. Una maturazione lenta ma costante, l’euforia per la qualificazione mondiale con la Norvegia e il suo periodo in maglia rossoblù

Torbjorn Heggem, nato il 12 gennaio 1999 a Trondheim, Norvegia, è pronto a spiccare il volo. Con la sua nazionale, con la quale disputerà i mondiali del 2026, evento al quale la rappresentativa nordica non partecipava da 28 anni. Con il Bologna, deciso a proseguire la sua marcia di imbattibilità verso le posizioni più nobili del campionato.

Nel giro della nazionale norvegese da ottobre 2024 e arrivato dal West Bromwich Albion nell’estate del 2025 per 8 milioni più bonus, il centrale difensivo si sta prendendo la scena del campionato, con prestazioni solide e rocciose. 940 i minuti giocati con i rossoblù, che lo rendono l’unico nuovo acquisto tra i tredici giocatori più impiegati da Italiano in questa stagione.

Heggem: “Bologna squadra europea, con Italiano sto crescendo”

Il centrale norvegese ha raccontato al Corriere di Bologna le sue sensazioni sulla stagione in corso, a partire dai possibili segreti della sua Norvegia:

“Io credo che, giocatore per giocatore, l’Italia sia migliore di noi. Ma noi siamo un gruppo cresciuto insieme, che ha lavorato negli ultimi cinque anni con lo stesso c.t., Solbakken, e abbiamo costruito passo dopo passo questa nuova generazione in nazionale. […]Abbiamo buone possibilità di fare strada continuando a giocare così: abbiamo ottimi attaccanti, individualità importanti, la nostra intesa si affina di gara in gara, cresciamo costantemente come collettivo. Per certi versi la Norvegia è molto simile al Bologna”.

Bologna, squadra simile in alcuni aspetti alla sua nazionale e con cui Heggem si appresta ad affrontare la trasferta di Udine in Serie A:

“Sento lo stesso spirito di squadra, un’unione che trascina. Ci sono ovviamente qualità tecniche ma l’atmosfera intorno è straordinaria. […] Abbiamo uno stile di gioco che richiede tanto a un difensore, non siamo la tipica squadra di serie A italiana,

tattica e pronta a chiudersi. Siamo una squadra molto europea. Italiano sta facendo un grande lavoro, ha un ottimo staff e credo si sia percepito durante la sua assenza forzata, dove tutti sapevamo cosa fare. È un martello con ognuno di noi, penso che tutti sulle
tribune sentano le sue urla. […] L’Udinese è simile a una squadra di Championship. Ci mancano alcuni pilastri, ma siamo una squadra che ruota tanti elementi: diversi giocatori hanno minuti nelle gambe, è un po’ più facile per loro cogliere l’occasione giusta”

Bologna, la città in cui Heggem da agosto 2025 ha scritto un nuovo capitolo della sua carriera:

“L’ultimo anno è stato il migliore della mia vita. Gruppi positivi, sto trovando tanto spazio e i risultati stanno arrivando. Sono felice […] È una città stupenda, perfetta per me. Non è troppo grande, persone gentili, una storia da ammirare, è la capitale del cibo. Quando
giochi a calcio non puoi scegliere le città dove vivrai ma questa è per distacco la migliore dove sono stato. Devo ancora andare a San Luca, è mancato il tempo giocando ogni tre giorni ma rimedierò presto, quando la mia famiglia mi raggiungerà a Natale. Bologna è il posto perfetto per me per essere un giocatore ancora migliore. Vogliamo conquistare qualcosa insieme qui in rossoblù. Poi i traslochi sono sempre complessi, le ultime cose dall’Inghilterra mi sono arrivate solo questa settimana”.