I rossoblù sono a quota 24 punti in 12 partite: è il miglior avvio degli emiliani nell’era dei 3 punti a vittoria. Il Bologna dell’ultimo scudetto del 1963/64 era ancora nel sistema dei 2 punti, con il sistema di oggi dove sarebbe rispetto a quello attuale?
Il Bologna del 2025/26 sta già facendo, in qualche modo, la storia. Il successo esterno contro l’Udinese con un rotondo 3-0 di sabato 22 novembre ha permesso alla squadra di Italiano di totalizzare 24 punti in 12 presenze, un andamento spedito di 2 per partita. Il miglior avvio di sempre nell’era dei 3 punti a vittoria, il Bologna di Guidolin nel 2002/03 si fermò a 22 punti nel medesimo momento del campionato.
E il Bologna dell’ultimo scudetto? Parliamo di un’era geologica fa, soprattutto nel mondo del calcio: l’annata 1963/64 si concluse con il settimo ( e finora ultimo) titolo per gli emiliani. Scudetto, parola che Italiano rifugge. Ma come sarebbe il confronto tra la sua squadra e quella di Bernardini, se anche quest’ultima avesse avuto i 3 punti a vittoria?
Il Bologna va più forte del suo passato: i numeri
Nel 1963/1964 Fulvio Bernardini condusse il Bologna al suo settimo titolo, grazie anche all’apporto di vere e proprie leggende senza tempo del club rossoblù: tra queste ovviamente Giacomo Bulgarelli, centrocampista totale che ancora oggi dà il nome alla curva bolognese. Da citare anche Harald Nielsen, punta danese che con 21 reti si issò a capocannoniere del campionato.

Fu l’unico caso nella storia della Serie A, dopo l’istituzione del sistema a girone unico, in cui un titolo venne assegnato attraverso lo spareggio: gli emiliani chiusero infatti la “stagione regolare” a 54 punti, gli stessi dell’Inter di Herrera, Jair e Mazzola. Fu allora decisiva la sfida tra rossoblù e nerazzurri a Roma. Fogli su punizione e Nielsen in contropiede griffarono la “bella” per 2-0 e valsero il settimo titolo nella storia del Bologna, dedicato a Renato D’Allara, scomparso il 3 giugno del 1964 per un infarto.
Quel Bologna totalizzò lo stesso numero di punti in entrambi i gironi, 27. 29 di questi arrivarono tra le mura amiche, miglior rendimento casalingo del campionato, mentre 25 furono quelli ottenuti fuori casa. La marcia di Fulvio Bernardini nelle prime 12 giornate portò a 16 punti.
QuotidianoSportivo fa un bell’intreccio tra il glorioso passato e il promettente presente del Bologna: se giunti alla dodicesima giornata si convertissero i punti ottenuti dai successi della squadra leggendaria di oltre 60 anni fa al sistema attuale (al tempo vincere ne portava 2 e non 3), il confronto vedrebbe la squadra di Bernardini a quota 23, una lunghezza in meno di quella di Italiano. Il Bologna viaggia fortissimo, a ritmi da scudetto: lo dicono i numeri.





