Le parole della storica bandiera dell’Inter a Sky sul momento del Bologna dopo l’uno a uno in trasferta con la Lazio
Il Bologna ritorna dall’Olimpico con un punto che permette comunque di allungare su delle dirette concorrenti per la lotta per l’Europa come Como, Juventus e Roma.
Una consolazione in parte per una gara che ha visto la formazione di Italiano soffrire per alcuni tratti le iniziative della formazione di Sarri. Alle porte ora ci sarà il doppio impegno contro Celta Vigo e Juventus, prima di partire alla volta dell’Arabia Saudita per il match contro l’Inter e provare a conquistare una storica finale tra il Milan o Napoli.
Infine, si chiuderà l’anno con il match casalingo con il Sassuolo di Grosso, una delle squadra rivelazione di questa Serie A.
Bologna, piccoli segnali di stanchezza per i rossoblù
La trasferta di Roma ha dato sia dei segnali positivi come la crescita di Zortea e la prestazione di Ravaglia sia alcuni negativi come la tenuta fisica della difesa. Con l’infortunio di Vitik, le condizioni precarie di Lucumì e l’uscita in anticipo di Casale, la coperta a disposizione di Italiano è sempre più corta.
L’allenatore rossoblù ha dovuto adattare De Silvestri insieme a Heggem e la speranza è che possa avere a disposizione Lucumì per i prossimi due match chiave. Il centrale colombiano era parso al limite già con la sfida con il Parma e Italiano ha deciso di preservarlo per il match contro la Lazio di Sarri.

Bologna, l’analisi di Bergomi sul periodo dei felsinei
Su questo argomento ne ha parlato anche Giuseppe Bergomi a Sky Sport dopo il match tra i felsinei e i laziali: “Si gioca ogni tre giorni, e non è facile preparare le partite. La condizione non è sempre al massimo anche se Italiano cambia molto. Ci sono giocatori infortunati o acciaccati e devono ritornare un po’ di brillantezza. Ci sono state la sconfitta con la Cremonese, la vittoria all’ultimo con il Parma e oggi c’è stata una partita non del tutto brillante poi mi piace il calcio di Sarri con organizzazione e attenzione. Sono rimasti in dieci ma non hanno sofferto.





