Nonostante il Covid sono stati ben 369 le ricghieste di sostegno per progetti ed eventi risultati dai tre bandi per lo sport che si sono chiusi lo scorso 25 giugno. Precisamente sono 207 i progetti biennali sui quali le società hanno fatto richiesta tra il mese di luglio 2020 e il giugno 2021, mentre 162 gli eventi sia a carattere locale che sovraregionale, mentre sono due i milioni messi a disposizione dalla regione per queste richieste.  Queste le novità in materia di sostegno alle attività sportive presentate questa mattina da Gianmaria Manghi, capo della segreteria del presidente della Giunta, nel corso dell'audizione della commissione Cultura, scuola, formazione, lavoro, sport e legalità, presieduta da Francesca Marchetti.

Per quanto riguarda i voucher alle famiglie "solo 60 Comuni - ha affermato Manghi -non hanno ancora fatto richiesta, ma ci si sta lavorando; prestito: attivate le procedure (con scadenza 9 luglio) per la selezione del soggetto gestore delle risorse messe a disposizione". Ricordiamo che in questo caso le risorse a disposizione sono 3.300.000 per un totale di 22.000 da 150 euro a famiglia.

Manghi si è soffermato soprattutto sul bando per i progetti sportivi: "Siamo molto soddisfatti perché abbiamo avuto le stesse richieste del 2019, benché quest'anno ci sia stata l'emergenza coronavirus: entro settembre assegneremo le risorse previste pari a un milione di euro". I 369 progetti sono così ripartiti sul territorio: 90 in provincia di Bologna, 31 a Forlì-Cesena, 30 a Ferrara, 76 a Modena, 17 a Piacenza, 16 a Parma, 36 a Ravenna, 40 a Reggio Emilia, 22 a Rimini e 11 sovraprovinciali. Ricordiamo come le risorse a disposizione sono di un milione di euro per i progetti, quindi 500.000 euro per gli eventi a carattere regionale e altri 500.000 per gli eventi a carattere sovraregionale. Rispetto allo scorso anno gli eventi di carattere nazionale come il Giro d'Italia non sono compresi in queste risorse ma possono godere di altri finanziamenti.

Nel suo intervento, Manghi ha anche ricordato che per le piscine natatorie (quelle dove si pratica attività sportiva in movimento) restano i vincoli del distanziamento sociale di 6 metri quadri per ogni utente, mentre per quelle ludicoricreative (dove ci si immerge per cercare refrigerio) i metri quadrati sono stati fissati a 4 per ospite.

Attenzione anche al tema "ripresa degli sport di contatto": i tecnici sanitari nazionali hanno espresso parare contrario e rimandato alle scelte finali delle singole Regioni. "Siamo possibilisti, ma con la cautela del caso visto che la ripresa degli sport di contatto sarebbe di fatto il superamento del distanziamento sociale", rassicura Manghi che sul tema trova il sostegno tanto del centrosinistra quanto del centrodestra.

"Apprezzo la relazione di Manghi e sullo sport di contatto, sarebbe bizzarro la loro ripresa mantenendo le vigenti norme sul distanziamento sociale per il resto della società", spiega Michele Barcaiuolo (Fdi). Sulla stessa linea Valentina Castaldini (Fi), mentre dal centrosinistra il Pd Andrea Costa ("Dai territori c'è grande apprezzamento") e Stefania Bondavalli della lista Bonaccini ("Stiamo fornendo strumenti di speranza a un mondo che vuole ripartire") arriva un plauso all'attività dell'esecutivo regionale.

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