Giovanni Galli, ex portiere della Fiorentina e padre di Niccolò Galli, ha parlato ai microfoni del Corriere di Bologna in vista dei quarti di finale di Coppa Italia tra i viola ed i rossoblù.
Bello sì, dei derby veri. Alla base di tutto c’è il lavoro svolto dai due presidenti, partiti dalle fondamenta, dal Centro sportivo: Commisso da zero, Saputo un po’ meno, ma ha investito. Si chiama programmazione.
Italiano è stato bravo perché ha preso una squadra depressa e l’ha resa protagonista con una nuova interpretazione della partita. Motta lo vedo come un rivoluzionario silenzioso, un ragazzo educato ma che sa il fatto suo, che non ha paura di portare avanti le sue idee e soprattutto le sue scelte: penso ad Arnautovic.
Una buona squadra diventa ottima se c’è uno bravo. Coi campioni invece devi essere bravo a gestire oppure essere un rivoluzionario come Sacchi che però era supportato dal presidente Berlusconi.
Che la Fiorentina è una squadra che alla fine in un modo o nell’altro riesce a tirare fuori il massimo anche dai momenti difficili. Specie in casa gli basta un niente e ne approfitta. Con il Bologna è andata così. Mai prestargli il fianco, è un serpente a cui devi schiacciare la testa, altrimenti… Ora ha messo da parte il bello è si è trasformato in concretezza.
Per l’atteggiamento, sì. Gioca divertendosi. Mi piace tantissimo. Spazia per tutto il fronte offensivo, è un regista avanzato. A San Siro con l’Inter, dove il Bologna non ha perso la testa e fatto dei supplementari sublimi, tant’è che alla fine ho mandato i complimenti a Fenucci, Zirkzee ci ha deliziato, come anche in altre occasioni.
Altri tempi, oggi è tutto diverso. Motta punta ad avere due portieri forti e fa bene. Ravaglia ha fatto vedere di essere affidabilissimo e magari si pensa anche in ottica futura essendo più giovane. Oggi hai bisogno di due portieri alla pari, pensa a un’espulsione.
Partita aperta, dico 51 a 49 per la Viola che gioca in casa. La vedrò in tv dato che al Franchi non sono gradito: con questa società ci sono stato solo tre volte, invitato dal Milan e dal Bologna. Non ho neppure visto il Viola Park.
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