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✍🏻 Bologna, Orsolini sempre più simbolo del club: rinnovo vicino | I dettagli

Ogni estate ha la sua firma. C’è chi cerca un colpo, chi una cessione vantaggiosa, e chi invece decide di puntare tutto su un simbolo. A Bologna qualcosa si sta muovendo in questa direzione: non si parla di cifre da prima pagina, ma di scelte che raccontano identità, fedeltà e futuro.

Un legame profondo, tra emozione e riconoscenza

Secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, Riccardo Orsolini sta valutando insieme al club un nuovo accordo per il rinnovo che potrebbe spingersi fino al 2028, con opzione per il 2029. Un decennio di fede rossoblù che trasformerebbe “Orso” nella bandiera del Bologna moderno. Arrivato nel 2018, ha attraversato ogni fase della sua carriera in Emilia: tra errori, magie e risalite, ha finito per prendersi la città.

Riccardo Orsolini (ph. bolognafc.it)

La società, dal canto suo, ha sempre mostrato fiducia in lui. L’amministratore delegato Claudio Fenucci, che lo definisce “un figlio”, ha più volte respinto offerte per lui. Anche nel giorno di Italia-Moldova, i due si sono sentiti: un segnale di quanto il capitale umano conti nel Bologna di oggi.

Orsolini tra Nazionale, record e Coppa Italia nel mirino

La stagione appena conclusa è stata la migliore della sua carriera: 17 gol complessivi, una chiamata in Nazionale e un ruolo da protagonista nella corsa europea. Come scritto da La Gazzetta dello Sport, nel documentario DAZN sulla Coppa Italia, l’esterno d’attacco ha ribadito la sua ossessione per quella coccarda da cucire sul petto.

Anche in azzurro, seppur poco valorizzato da Spalletti, ha lasciato il segno: a Oslo l’unico tiro pericoloso è partito dai suoi piedi, contro la Moldova ha generato il secondo gol. Il tutto senza mai perdere il sorriso, nemmeno quando bussava con lo sguardo alle telecamere in attesa di un’occasione.

Dal “modem” alla bandiera: il Bologna vuole ripartire da lui

Definito il “modem” della squadra – sempre connesso, sempre acceso – il numero 7 è diventato un punto fermo non solo in campo, ma anche nello spogliatoio. In un gruppo che ha appena confermato De Silvestri e Lykogiannis, anche lui rappresenta la continuità.

Il libro della sua storia a Bologna è ancora aperto, ma ogni pagina scritta sembra avvicinarlo sempre più a un finale diverso da tanti: quello di chi resta. Non per caso, ma per scelta.

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