Prosegue il buon periodo del Bologna che nell'anticipo del venerdì valido per la 20esima giornata doma lo Spezia per 2-0 e porta a casa altri 3 punti. Sono ben 7 nelle ultime partite, con la formazione rossoblù che si trova ora al nono posto con 26 lunghezze, con lo sguardo orientato all'Europa (Conference League). Anche se pensare ad un piazzamento che permetta di raggiungere nuovi orizzonti pare un'utopia, c'è da dire che questo Bologna sta continuando a divertire, mettendo in mostra anche un'ottima condizione fisica in diversi giocatori: Posch e Orsolini su tutti, al di là dei due gol segnati nella serata di ieri. 

Domenica prossima ci sarà il derby dell'Appennino in casa della Fiorentina, un bel banco di prova in un match di metà classifica. Uscire con dei punti anche dall'Artemio Franchi potrebbe realmente lanciare nuove ambizioni in una squadra oramai troppo abituata a sedersi sugli allori una volta ottenuta la salvezza. Sarà curioso vedere se Thiago Motta sarà in grado di tenere alta la tensione anche nelle prossime partite: impresa ardua che non è praticamente mai riuscita ai suoi recenti predecessori. 

LA FORMAZIONE

In assenza di Arnautovic e Sansone, ancora alle prese con problemi fisici, Thiago Motta ha insistito col solito e dinamico 1-4-2-3-1, oramai marchio di fabbrica del tecnico italo-brasiliano. Skorupski tra i pali; Posch, Soumaoro, Lucumì e Cambiaso in difesa. Moro e Schouten in cabina di regia con Orsolini, Ferguson e Soriano a muoversi con imprevedibilità alle spalle dell'unica punta Zirkzee.

Lo Spezia di Luca Gotti, vecchia conoscenza rossoblù (è stato vice allenatore all'epoca di Roberto Donadoni), ha disegnato i suoi con un compatto 1-3-5-2. Dragowski tra i pali, con Amian, Caldara e Nikolaou a comporre il pacchetto difensivo. La corsa e la fisicità di Holm e Reca sulle corsie esterne, Bourabia, Ampadu e Kovalenko nel trio di centrocampo. Assenza pesante quella di N'Zola nel reparto offensivo, out per circa un mese, e chance là davanti per il duo tutto velocità Agudelo-Gyasi.

LA PARTITA

Il Bologna, come spesso accade, ha approcciato subito bene alla partita, con discreta intensità e voglia di avere sempre il controllo del gioco. Tra i principi tattici di Motta c'è infatti una costante difesa in avanti e continue riaggressioni sui portatori di palla avversari con l'obiettivo di tornare in possesso della sfera il prima possibile.

Per tutta la durata della partita sono stati fondamentali i movimenti di Zirkzee per liberare spazio ai proprio compagni. Thiago Motta ha chiesto un lavoro intenso sotto questo punto di vista al proprio attaccante. Come vediamo nell'IMMAGINE 1, il centravanti del Bologna si è staccato dalla posizione centrale per andare sulla trequarti, liberando spazio nell'area di rigore avversaria. Proprio in quello spazio si sono andati a buttare Orsolini, Soriano e Schouten, anche se solitamente è più Ferguson ad effettuare inserimenti puntuali e pericolosi. 

IMMAGINE 1 - Il movimento di Zirkzee a sostegno dei compagni per liberare spazio in profondità

Non è un caso, infatti, che le situazioni più pericolose costruite dal Bologna siano state prodotte proprio in questa maniera, ovvero con i costanti movimenti di Zirkzee a liberare spazio e isolando poi Orsolini o Soriano sulle corsie esterne. L'attaccante del Bologna sta finalmente mettendo in mostra tutto il suo repertorio: come caratteristiche è infatti molto vicino a Marko Arnautovic. Entrambi sono due centravanti di manovra, molto bravi a fare da collante tra i reparti, aprendo spazi e rifinendo con qualità e tempi giusti. 

Come nella partita con la Cremonese, uno dei più in forma è stato Riccardo Orsolini. Riproposto ancora una volta sulla corsia di destra, il numero 7 ha creato parecchio scompiglio negli avversari. Il tutto grazie alle ottime spaziature organizzate da Thiago Motta e orientate a riempire le zone centrali per svuotare quelle laterali, lasciando così la possibilità a Orsolini di sfruttare al meglio le sue qualità nell'1 contro 1 in velocità e campo aperto.

Il gol del vantaggio è arrivato meritatamente al minuto 37 con Posch, uno dei più positivi dell'ultimo periodo. Il tutto si è sviluppato tramite calcio d'angolo: il pallone è arrivato sul secondo palo, con Zirzkee che l'ha saputo gestire con la sua solita qualità. Successivamente, il traversone ha pescato nuovamente il palo lontano dove lo Spezia si è fatto trovare impreparato, mentre il Bologna è stato perfetto nell'occupazione omogenea degli spazi. Nell'IMMAGINE 2 è possibile notare un vantaggio posizionale numerico (3 rossoblù contro 2) con Orsolini che ha colpito male il pallone, ma sulla ribattuta è arrivato il difensore austriaco che, calciando forte, ha bucato Dragowski. Una rete sicuramente non frutto di uno schema, ma comunque propiziata da un'intelligente e studiata copertura di tutte le zone dell'area di rigore. 

IMMAGINE 2 - Il gol dell'1-0 del Bologna: buon posizionamento e occupazione dell'area di rigore

Lo Spezia, in assenza del calciatore di punta N'Zola ha provato a costruire sulle corsie esterne sfruttando la grande corsa e fisicità di Holm da una parte e Reca dall'altra. La sostituzione di Kovalenko dopo appena 10 minuti e con l'ingresso in campo di Maldini, ha permesso agli ospiti di aver maggior imprevedibilità anche tra le linee, anche se alla squadra di Gotti è mancata soprattutto fisicità là davanti. 

Contro un reparto forte fisicamente come quello del Bologna, con Soumaoro e Lucumì, avere a disposizione la coppia Gyasi-Agudelo non ha pagato. Troppo in difficoltà sui continui cross provenienti dai quinti di centrocampo, e quasi mai in grado di muoversi con puntualità nel sostegno e, viceversa, nell'attacco alla profondità.

Nella ripresa il Bologna ha attaccato molto sfruttando la fascia sinistra del campo, con continue triangolazioni eseguite coi tempi giusti. Proprio da una di queste era nato il gol di Orsolini, poi annullato per fuorigioco. Le continue rotazioni e il gioco dinamico proposto da Motta ha portato di conseguenza ad aumentare anche l'imprevedibilità. Quindi capita di vedere Soriano esterno a sinistra, Schouten andare in profondità e Cambiaso nel corridoio interno pronto a buttarsi dentro. Tutto questo fa sì che la difesa ospite si muova aprendo e concedendo degli spazi poi da sfruttare (IMMAGINE 3).

IMMAGINE 3 - Lo sviluppo tentato ripetutamente dal Bologna nel secondo tempo: triangolazioni e dinamismo

Il gol del definitivo 2-0 è arrivato da una bella invenzione di Dominguez e, allo stesso tempo, da uno sbagliato posizionamento difensivo degli avversari, che hanno lasciato troppo spazio all'inserimento di Riccardo Orsolini. Persa palla sulla corsia di destra, lo Spezia si è trovato completamente sbilanciato nelle zone centrali del campo. La transizione offensiva del Bologna è stata perfetta: ottimo il solito movimento di Zirzkee a giocare in appoggio spalle alla porta per servire Dominguez; l'argentino ha poi imbucato con grande qualità per Orsolini che in solitaria si è involato verso la porta di Dragowski e l'ha bucato con un bel tiro sotto alla traversa (IMMAGINE 4).

IMMAGINE 4 - Il gol del 2-0 del Bologna: Spezia posizionato male, ottima giocata di Zirkzee e successiva imbucata di Dominguez per l'autore del gol Orsolini

La partita si è poi trascinata fino al fischio finale con un Bologna in totale gestione e mai realmente in difficoltà. Finalmente una prova di solidità ed efficacia, per una squadra che sta sempre più entrando nei meccanismi richiesti da Thiago Motta. Questa squadra diverte, è imprevedibile e gioca un calcio godibile. Chissà se a tutto questo ci sarà anche un seguito su risultati sempre più importanti. E' l'augurio di tutta una piazza che sogna in grande.

Credit photo: Wyscout

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