Si è ufficialmente conclusa la finestra estiva del calciomercato per la stagione 2024/2025. La mezzanotte appena trascorsa ha infatti segnato la chiusura di tutte le trattative dei 5 maggiori campionati europei in concomitanza. In casa Bologna è tempo di bilanci: ricostruiremo insieme tutte le operazioni in entrata e in uscita attraverso la nostra pagella del calciomercato
Via il dente, via il dolore. Certo che gli addii di Calafiori e Zirkzee hanno scavato un solco tecnico non facilmente livellabile.
La buona notizia? Le due cessioni in Premier League hanno portato 50 milioni di euro nelle casse del Bologna.
Era difficile poter pensare di far meglio, soprattutto se si considera che il difensore era arrivato per appena 3,5 milioni solamente un anno fa. Per Zirkzee, forse, si poteva fare qualcosa in più. Ma l’insistenza dell’agente Kia Joorabchian ha portato alla fumata bianca sul mercato nella trattativa condotta con il Manchester United, per un esborso complessivo di 42,5 milioni.
Resta qualche dubbio sulle mancate conferme di Kristiansen e Saelemaekers: il primo si giocherà le proprie carte in Premier con il Leicester, mentre il secondo ha lasciato Milano e il Milan al fotofinish per accasarsi alla Roma, nell’ambito di uno scambio con Tammy Abraham.
Saluti anche per Binks (Coventry City, 2 milioni), Annan (Novi Pazar, 350mila euro) e Soumaoro (svincolato).
Ceduti a titolo definitivo anche van Hooijdonk (Cesena, gratuito) e il giovane Hodzic (Milan, 300mila euro), mentre sono partiti in prestito Raimondo (Venezia) e Bonifazi (Lecce).
Le delusioni maggiori arrivano sul fronte delle entrate, dove non è arrivato il grande nome per la Champions. E’ corretto partire dalla fine, cioè dall’inizio: dal difensore. Perché il Bologna ha inseguito e corteggiato Mats Hummels prima e Logan Costa poi, finendo per ripiegare su Nicolò Casale quasi sul gong del calciomercato estivo. Senza nulla togliere all’ex Lazio e Verona, le aspettative erano ben altre.
Il Bologna fa bene sugli esterni, assicurandosi Miranda a parametro zero e Holm per 7 milioni dall’Atalanta. La stessa cifra, da molti ritenuta eccessiva, è stata sborsata anche per acquistare Martin Erlic dal Sassuolo. Un giocatore che Italiano aveva già allenato ai tempi dello Spezia, così come il centrocampista Tommaso Pobega. Quest’ultimo è arrivato dal Milan con la formula del prestito con diritto di riscatto a 12 milioni.
Così così l’attacco, ma qui ci si è messa anche la sfortuna. Perché il Bologna aveva investito ben 10 milioni su Nicolò Cambiaghi, per ritrovarselo fuori per più di mezzo campionato dopo pochi minuti dal debutto contro l’Udinese.
Meno male, a questo punto, che l’infortunio è avvenuto a mercato ancora aperto. Sartori e Di Vaio sono così corsi ai ripari per rimpiazzare l’ex Empoli sulla corsia sinistra, anticipando i tempi per Benjamin Dominguez (5 milioni al Gimnasia La Plata) e stringendo per Samuel Iling-Junior in prestito dall’Aston Villa.
L’acquisto più oneroso dell’estate rossoblù rimane Thijs Dallinga, arrivato sotto le Due Torri per 15 milioni. All’olandese ex Tolosa saranno consegnate le chiavi del reparto offensivo, in alternanza con Castro.
L’ultimo volto nuovo è Naim Byar, riscattato dal Reims per un milione e promosso in prima squadra dopo il ritiro di Valles.
Nonostante la Champions, il Bologna ha dato un chiaro segnale: nessun cambio di identità. Il progetto rimane solido, ma la proprietà Saputo non ha intenzione di fare ulteriori investimenti. Sulla carta la rosa è più forte e profonda dello scorso anno, ma c’è una Champions da disputare e qualche dubbio sulla batteria dei titolari rimane, anche perché sarà necessario aspettare almeno novembre prima di riabbracciare Ferguson.
Certo, il bilancio è probabilmente il più positivo dell’intera storia rossoblù: 45 milioni spesi e 53 incassati. 8 milioni di tesoretto a cui vanno aggiunti i 35 dei proventi per la qualificazione europea.
C’è, però, un Bologna che non cambia faccia. Il Bologna post mercato estivo che si presenta con tanti giovani da far esplodere, tante belle scommesse e un sogno nel cassetto.
Ma per quanto si possa essere romantici, ci riesce difficile garantire la sufficienza a quest’ultima sessione estiva. Voto in pagella? 5,5.
Con una specifica doverosa: se avremo avuto torto noi e ragione il Bologna? Tanto meglio.
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