Al “Carlo Castellani – Computer Gross Arena”, al termine della sconfitta del suo Empoli sul Bologna di Thiago Motta (0-1 il risultato finale firmato dal sigillo di Giovanni Fabbian), è intervenuto Davide Nicola. Il tecnico dei toscani ha parlato così ai microfoni della sala stampa.
Che il Bologna fosse forte ce lo eravamo detto già nella conferenza stampa della vigilia, ma oggi credo che l’Empoli abbia fatto una grande partita. Se arrivi da una prestazione come quella di Milano e aggiungi ulteriormente qualcosa di positivo ti aspetti di ottenere quantomeno un punto. Forse lo avremmo meritato ma il calcio è così: quando vinci all’ultimo minuto fai i salti di gioia, mentre quando perdi ti disperi. Abbiamo avuto le nostre occasioni, forse il Bologna qualcuna in più, ma la partita è stata giocata bene.
Spero non gli sia capitato nulla di preoccupante, mi dispiace molto per lui.
Abbiamo bisogno di migliorare la forma di alcuni. Penso che Niang stia crescendo, Caputo è un giocatore che conosciamo bene e sta lavorando con noi da una settimana e mezza, va rimesso in condizione. Kovalenko non giovava da tanto, poi ha fatto due partite da titolare e nelle ultime ci ha aiutato subentrando. Ho fiducia nei ragazzi che ho perché me la stanno ripagando. Non c’è stata una squadra fino ad oggi che ci abbia “maciulato”. Dobbiamo giocare senza preoccupazioni perché abbiamo solo da guadagnare in campo e se non si gioca con la testa libera è difficile fare risultato.
Secondo me siamo noi ad attribuire ad un evento un peso negativo o un’accezione positiva. Abbiamo speso molto fino ad oggi e ora arriva la sosta, ci servirà per riconquistare energie e rimettere in forma alcuni giocatori. La sosta delle Nazionali non è qualcosa che possiamo controllare, dunque ci adeguiamo.
Il Bologna ha avuto 5/6 occasioni nitide, ma anche quarta in campionato. Noi ne abbiamo avute 3 e lottiamo per la salvezza. Noi dobbiamo fare il nostro percorso e oggi affrontavamo una squadra di cui sapevamo il potenziale. Caprile ci ha tenuto a galla nel primo tempo ma questa era una di quelle partite in cui sapevamo di non avere un vantaggio di posizione e non potevamo fare due tempi a mille. Abbiamo scelto di lasciargli il pallino nella prima frazione per poi venir fuori ad inizio ripresa e lo abbiamo fatto bene, perché se vai a prendere il Bologna alto e poi sbagli i tempi d’uscita il Bologna ti fa male.
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