🎙Italiano: "Vi spiego perché sono andato sotto la Fiesole. Ancelotti ha ragione"
Le parole del tecnico rossoblù al termine di Fiorentina-Bologna

Allo stadio Artemio Franchi di Firenze, al termine della sconfitta del Bologna contro la Fiorentina nella trentasettesima giornata di Serie A (3-2 il risultato finale firmato dalle reti di Parisi, Dallinga, Richardson, Orsolini e Kean), è intervenuto Vincenzo Italiano. Il tecnico rossoblù ha parlato così ai microfoni della sala stampa.
Sulla preparazione della partita
I miei sogni prima della finale di Coppa Italia riguardavano l'evitare un'altra beffa e - personalmente parlando - ci siamo riusciti. Siamo riusciti ad ottenere questo grande trofeo, sinceramente abbiamo pensato poco a questa partita, ma pensavo peggio da parte dei miei ragazzi. Alla fine siamo riusciti a controbattere e fare dei gol. Abbiamo raggiunto l'obiettivo dopo un'annata dispendiosa e abbiamo abbassato la guardia: ci può stare perdere una partita. I ragazzi sono stati strepitosi per tutta la stagione. Ora è giusto godersi la festa, poi si parlerà con la società e si programmerà il futuro.
Sul rammarico per la Champions sfumata
Durante questo campionato ne sono accadute tantissime di situazioni in cui siamo stati bravi a ribaltare situazioni negative. A Udine e Napoli c'è stato un pizzico di malasorte. Potevamo non staccarci dal treno Champions, ma se sbagli 2-3 partite perdi terreno. Il nostro obiettivo era l'Europa, era la richiesta del nostro presidente: era importante che questa società continuasse il percorso europeo, qualunque essa fosse.
Sull'applauso riservato a lui e Niccolini dalla Curva Ferrovia
Sono stati tre anni fantastici, favolosi, non ci sono aggettivi per descriverli. Qualcuno dall'alto non ha voluto farci gioire tutti insieme ed è stato un peccato perché ce lo meritavamo. Negli anni ho avuto dei battibecchi ma fa parte del gioco perché i tifosi sono passionali. Daniel è di Firenze e conosce tanti ragazzi della Fiesole: era giusto per il rapporto che si era creato andarli a salutare. Qui a Firenze il pubblico è il dodicesimo uomo e il saluto era doveroso.

L'analisi del match
Non traggo indicazioni da questa partita, non c'è nessuna disamina. Di questa partita non parleremo per niente. Sono state tre situazioni dove abbiamo sbagliato e la Fiorentina ci ha puniti con concretezza e cinismo da grande squadra.
Sul suo addio alla Fiorentina
Per me quelle tre finali perse hanno chiuso un ciclo. Se avessimo vinto forse potevamo parlare di qualcosa di diverso. Un triennio bellissimo, fatto di grandi soddisfazioni e anche delusioni. In campionato abbiamo realizzato il record di gol nella storia della Fiorentina. Per me si era chiuso un ciclo, ma sono certo che questa società tornerà dove vogliono i tifosi, ovvero tra le prime quattro.
Sui messaggi ricevuti da Firenze dopo la Coppa Italia
Da Firenze mi sono arrivati tantissimi complimenti e messaggi, sono rimasto stupito. Significa che ho lasciato un bel ricordo. Ancelotti ha ragione quando dice che un conto è fare l'allenatore e un conto essere persona come tutti. Qualcuno perché abbiamo perso mi vede come una persona che non porta gioie, ma questo mi dispiace. Capisco la rabbia della gente, ma il percorso rimarrà perché arrivare nelle finale è difficile, farlo è un merito e farlo per più anni significa crescita e programmazione.
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