Il capitano del Bologna Lorenzo De Silvestri ha partecipato come ospite al programma “L’ascia raddoppia” di Cronache di Spogliatoio.
Durante la puntata ha parlato dell’andamento attuale dei rossoblu, del tecnico Vincenzo Italiano e del suo ruolo di esempio per i compagni, oltre ad un importante appello per la ricerca sul cancro. Di seguito riportiamo le sue parole.
Sul miglioramento dell’andamento della squadra: “C’è sempre bisogno di adattamento. C’è stato il cambio dello staff tecnico e di alcuni giocatori. Adesso stanno arrivando anche dei risultati, perché abbiamo vinto due partite di fila. C’è fiducia per il futuro.”
Qualche parola anche sul tecnico Vincenzo Italiano e sulla sua qualità più grande: “Lui riesce a far trasparire la sua passione infinita per il calcio e riesce a creare un certo tipo di rapporto con noi. C’è voluto un po’ di tempo per capire le dinamiche tattiche, ma ora stiamo modificando il nostro pensiero con il suo: recuperiamo palla più avanti e di andare in pressione per tutti i 90 minuti. Ci stiamo allenando tanto per questo e i risultati stanno arrivando in queste ultime tre partite.”
Sul compagno Lewis Ferguson comunica: “E’ un grande calciatore. In questi due anni l’ho visto crescere in maniera incredibile. Ci ha stupito, fa tutto: gol, assist, recupera palloni; quando si è fatto male al crociato ci è dispiaciuto molto. Io ci sono passato, quindi ho cercato anche di dargli tanti consigli. E’ tornato in gruppo da qualche settimana, ha esordito in Champions, è tornato in campionato e sta recuperando la forma migliore. Lui è uno scozzese con grande forza e mentalità e quindi tornerà al top prestissimo.”
L’ultima domanda riguarda la scelta del club di escluderlo dalla lista Champions e la maturità di accettarla: “Premetto, io a livello sportivo ci sono rimasto male, perché l’anno scorso ho fatto parte di quel gruppo che ha portato storicamente la Champions al Bologna dopo 60 anni, ma quando mi è stato comunicato ho cercato di dare un messaggio a tutti i giocatori esperti e a tutti i miei compagni, ovvero che comunque l’io viene messo da parte e il noi è più importante. Ho cercato quindi di essere anche un punto di riferimento e un esempio per il gruppo, perché sarebbe stato troppo facile essere più menefreghista. Invece sono momenti in cui si deve dimostrare di essere qualcuno di esperto che può dare consigli sotto tutti i punti di vista. Ho cercato di essere a disposizione per il campionato e seguire la squadra in Champions quando serve, tutte cose che per ora stanno portando i loro frutti.
La cosa importante è cercare di far comprendere che spesso, essendo uno sport di squadra, il noi viene prima. Anche nei momenti difficili cercare di dare l’esempio.”
LEGGI ANCHE: I calciatori con maggiore partecipazione ai gol di squadra: ci sono due top del Bologna
Risolto il rebus sul futuro di Ndoye: il classe 2000 sbarca in Premier League. Il…
Da possibile obiettivo di mercato del Bologna di Italiano a un nuovo ruolo nel Napoli…
Il feeling tra Milan e Brasile è stato sempre suggestivo. Spunta un nuovo intreccio di…
A 38 anni si ritira dal mondo del calcio Lazaros Christodoulopoulos, giocatore greco che ha…
Bologna, il club preme per il giovane difensore dal Belgio: i possibili scenari di mercato…
Ndoye-Napoli, gli azzurri valutano un nuovo assalto per lo svizzero ma preparano anche eventuali alternative:…