La partenza nel primo quarto è una falsa illusione per quello che sarà la cronaca della partita della Fortitudo. La squadra bolognese in entrambi il lati del campo si fa valere, alterna una difesa fisica ad un attacco dove si punta decisi al ferro, ma dura 3 minuti. Forlì al rientro di un time out, inverte i ruoli, cambia marcia e infila un parziale di 14 a 2 che galvanizza tutti, giocatori e palazzetto. In attacco sembra più difficile trovare soluzioni e in difesa l'Unieuro prende fiducia grazie anche ad un paio di palle recuperate. Il primo quarto finisce 22-18. 

Anche al Palagalassi viene ricordato Sinisa Mihajlovic da entrambe le tifoserie.

Nel secondo quarto la Effe in attacco vede il canestro sempre più piccolo, fatica a trovare il bersaglio, soprattutto da tre. In difesa spesso non riesce a tenere gli uno contro uno e le rotazioni non sono sempre pulite, questo porta a commettere fallo, oltre che a lasciar liberi i tiratori dall’arco che non perdonano. A 15 minuti il punteggio recita 35-24. Coach Dalmonte è costretto a chiamare Timout che non porta al risultato sperato; Forlì continua a spiegare basket, e chiude il secondo quarto con il punteggio di 50-35.

Nel terzo quarto la Fortitudo sembra aggiustare qualcosa in difesa, con più presenza e meno falli, realizza un mini parziale di 4-0, che li riavvicina e da un po’ di ossigeno.

Miraggio, perché Forlì è una squadra solida e riesce a tenere le distanze, imponendo ritmo e volontà ad un gioco che la Effe non riesce a cambiare. Il quarto finisce 66-47.

 

Il quarto quarto è solo una conferma della partita vista fino ad ora. Forlì gestisce il punteggio e Bologna barcolla come un pugile all’ultima ripresa. Questi ultimi minuti sono utili solo a rimpolpare i tabellini e a dare l’avvio alla festa nel palazzetto. La partita finisce 88-66

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