La rivoluzione di Thiago Motta fa godere o, meglio dire, "gòdere" (come dice lui). Il tecnico italobrasiliano, come spiega il Corriere di Bologna quest'oggi, ha saputo dare una scossa alla squadra, facendo leva su quattro punti. 

Ha saputo riportare al centro del progetto chi prima appariva ai margini. Sarà per indisponibilità, recuperi lunghi, obblighi o anche solamente scelte tecniche. Ciò che conta è che ha dato una chance ad ogni elemento del gruppo assumendosi dei rischi che tutto sommato lo stanno portando i loro frutti.

Il secondo punto, o merito, a seconda a che dir si voglia, è stata la capacità di un reintegro di elementi importanti, da tempo spaesati tra sfiducia e discontinuità. Esempio lampante non può che non essere il “7” rossoblù, che già aveva dato sprazi di sè nella cavalcata alla salvezza sotto la dinastia Sinisa. Orsolini é senza dubbi il fiore all'occhiello, ma menzioni d'onore vanno anche a Schouten, in grado di far risuonare lo scalpore di mezza Europa, e Soriano, in una posizione inedita, la quale lo ha portato alla via della rete orfana da ben 706 lunghi giorni.

Il terzo caposaldo è il lavoro indotto dall'ex centrocampista, proprio nella fase clou del campo, formando continuamente dei triangoli fatto di interscambi continui e pressing asfissiante, che hanno annientato i diretti avversari nell'ultima uscita stagionale.

Per concludere, ha evitato di alludere a obiettivi futuri, parlando solo ed esclusivamente del presente, step by step, con la testa già alla prossima gara.

LEGGI ANCHE: Cambiaso: "Europa? Ora serve martellare Thiago come Mou nei rapporti umani "

Cambiaso: "Europa? Ora serve martellare Thiago come Mou nel rapporti umani"
Di Vaio: "Vogliamo puntare ad un posizionamento diverso rispetto al passato. Orsolini? Non ha prezzo"

💬 Commenti