Intervistato da Il Resto Del Carlino, l’ex difensore del Bologna Marcello Castellini ha detto la sua sulla squadra di Vincenzo Italiano. Ecco le sue considerazioni in merito alla partenza e alla stagione dei rossoblù.
Tutti adesso pensano alla trasferta di Liverpool. Da tifoso mi auguro che a Casteldebole la testa sia al Como, che è il primo snodo importante della stagione.
Speravo di meglio a livello di risultati. Ma avevo messo in conto che passare da Motta a Italiano non sarebbe stato un passaggio immediato.
Parliamo dell’investimento più importante della scorsa estate, di un ragazzo che le qualità sicuramente le ha ma che fin qui non è riuscito a esprimerle. Karlsson deve imparare a essere più concreto, a incidere di più. Quando fai scelte scontenti sempre qualcuno. Se devo essere sincero trovo giusto aver messo in lista Ferguson, che per quello che ha dato la scorsa stagione e per quello che può dare quando sarà guarito, è una pedina irrinunciabile. Tutelare Ferguson ovviamente non vuol dire abbandonare Karlsson al suo destino: mi auguro che questo ragazzo, smaltita la delusione, trovi la spinta per dare un senso diverso alla sua stagione in campionato.
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E questa è l’unica certezza: un avvio un po’ deludente sul piano dei risultati. Altro però dopo tre giornate non posso dire. Semmai approvo totalmente quello che ha detto Italiano dopo Empoli: quest’anno è come se si ripartisse da zero.
Un pericolo non piccolo. Anche stando fuori si percepisce che a Casteldebole ancora un po’ circola l’euforia per il risultato storico della scorsa stagione. Tutto bellissimo quello che è stato fatto, ma adesso bisogna dimostrare di poter fare un’altra stagione importante cancellando il ricordo di quella passata.
Per grande stagione intendo un settimo o ottavo posto in campionato: ma non è questo l’approccio giusto. Il mio consiglio è quello di pensare meno ad Anfield e più a Sinigallia. Mi spiego: ci sta che i tifosi siano eccitati dall’idea di sfidare il Liverpool in Champions ma la prima tappa importante della stagione è Como, dove dopo la sosta il Bologna è atteso da una partita tutt’altro che facile. Per me il Como ha qualità e crescerà, ma se il Bologna torna a casa con i tre punti fa un salto in avanti che sostituirà i dubbi di questi giorni con l’entusiasmo.
Come faccio a giudicare una squadra se la metà dei nuovi arrivati ancora in campo non si è vista? Ricordo cosa si diceva un anno fa di Calafiori: alle spalle aveva un infortunio importante e una stagione normale in un campionato, non me ne vogliano gli svizzeri, non proprio di vertice. Poi in un anno si è preso la Premier e un posto in Nazionale. Non possiamo escludere che qualcuno dei nuovi ricalchi possa fare quel percorso.
E’ più complicata a inizio stagione, quando c’è una filosofia di gioco e la brillantezza atletica ancora manca. Per guarire tutto c’è però la medicina dei risultati.
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