Tre punti in quattro gare. Nemmeno il più pessimista dei tifosi si aspettava un inizio così da incubo per il Bologna. Ai felsinei non si chiedeva certo di bissare la scorsa stagione e centrare la qualificazione alla Champions League ma nemmeno doversi guardare le spalle e tremare per la retrocessione. Le ambizioni di Saputo, d’altronde, erano chiare: tenere gli emiliani stabilmente nelle zone nobili della classifica era l’obiettivo.
E per l’occasione, dopo l’addio di Thiago Motta, in estate è stato ingaggiato Vincenzo Italiano: reduce da due finali di Conference League ed una di Coppa Italia, un gioco offensivo e tarato sul 4-2-3-1. Insomma, le premesse migliori per sostituire il tecnico passato alla Juventus.
D’altronde l’allenatore siciliano era finito anche nel mirino del Napoli, molto apprezzato dal patron De Laurentiis. Italiano, però, fin qui non è riuscito a trovare la chiave giusta per far partire il motore rossoblu. Reduce da due pareggi consecutivi, il Bologna già dalla prossima non può più sbagliare, anche perché la situazione in classifica inizia a farsi preoccupante.
Se la classifica non è delle più rosee, tanto per usare un eufemismo, di certo inizia a traballare anche la panchina di Vincenzo Italiano. Dalla sua, il tecnico, ha non pochi alibi: Calafiori e Zirkzee, le due stelle della squadra della scorsa stagione, non sono state rimpiazzate adeguatamente ed Italiano sta lavorando per trovare nuove soluzioni.
La fiducia, però, è a tempo. Le prossime gare, infatti, sono già decisive per l’allenatore. Shakhtar Donetsk in Champions League, Monza ed Atalanta in campionato e poi il Liverpool: un poker da far tremare i polsi ma che deciderà il destino dell’ex allenatore della Fiorentina.
Se dovesse continuare in questa striscia di risultati negativi o, comunque, prolungando la mancanza di vittorie, beh, non è escluso il clamoroso ribaltone.
Ma chi potrebbe sedersi sulla panchina dei rossoblu in caso di esonero di Italiano? Tra i profili molto apprezzati c’è Juric che ha chiuso la scorsa estate il suo rapporto con il Torino. Certo, il croato ha sempre optato per la difesa a tre nella sua carriera ma piace per la sua grinta e per il gioco dato alle squadre.
E peraltro Juric è stato avvistato anche al Senigaglia di Como sugli spalti. Una sorta di preallarme con il tecnico che ha voluto studiare da vicino la squadra felsinea? Troppo presto per confermare questo tipo di ipotesi ma di certo non può essere nemmeno smentita.
Ed anche Igor Tudor è ancora libero dopo l’addio alla Lazio in estate: croato anche lui, la difesa a tre come dogma, è certamente un tecnico carismatico grande conoscitore del calcio europeo ed in grado di dare alle sue squadre un gioco apprezzabile.
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