Bologna-Lazio è stato il classico esempio di evento sportivo tramutato in uno mondano: cinema o teatro, a seconda delle vostre preferenze. La marea rossoblù si è abbattuta inesorabile su una Lazio inerme e spaurita: il sonoro 5-0 finale lo testimonia. Ad accompagnare i ragazzi di Italiano la colonna sonora migliore per rappresentare quanto sta accadendo sotto i Portici: “Poetica” di Cesare Cremonini. Sì poetica come la città che sta spingendo i propri beniamini a gettare il cuore oltre l’ostacolo, ma anche come la squadra che sta entusiasmando con un gioco a tratti aulico.
La classifica fa quindi sognare e il quarto posto non appare piĂą irrealizzabile e se si pensa alle premesse di inizio anno (via Calafiori, Zirkzee e Motta), il lavoro di Italiano assume ancor piĂą rilevanza. A questo proposito vengono in aiuto i numeri. Andiamo infatti a effettuare un confronto tra questo Bologna e quello della stagione scorsa.
L’aspetto comune è sicuramente che entrambe le squadre hanno fatto le proprie fortune tra le mura amiche. Ne consegue quindi che il rendimento al Dall’Ara è stato semplicemente pazzesco in entrambe le stagioni. Nella scorsa il Bologna di Motta chiuse infatti con il secondo miglior rendimento casalingo del campionato (ex-aequo con l’Atalanta). Ben 41 punti, così suddivisi: 12 vittorie, 5 pareggi e 2 sconfitte (contro Inter e Milan), 33 gol fatti e appena 12 subiti.
L’eccellente rendimento casalingo si sta ripetendo anche in quella attuale con Italiano al timone, seppur siano 29 le partite totali. Nelle 15 giocate tra le mura amiche il Bologna ha però totalizzato 32 punti, meno solo dell’Inter (33 con 14 disputate). Gli stessi sono stati così ripartiti: 9 successi, 5 pareggi e 1 sconfitta (rocambolesca contro il Verona). Tutto questo realizzando già ben 29 gol e subendone 13. Numeri semplicemente pazzeschi: tant’è vero che con le partite mancanti il Bologna potrebbe ben presto superare i 41 realizzati con Motta.
Analizzando invece il percorso delle due squadre alla ventinovesima giornata si evidenzia che il Bologna di Motta aveva 54 punti, uno in più di quell’attuale di Italiano (14 vittorie, 11 pareggi e 4 sconfitte), il quale però segna di più (49 contro 42) e subisce di più (34 contro 25). Se si considerano però le difficoltà iniziali, normali per poter inculcare le proprie idee ai giocatori, le partenze estive e la campagna di rafforzamento delle concorrenti, vien da sé tirare le somme ed esaltare il lavoro eccezionale di Italiano. Bologna sogna, la Champions non è un miraggio.
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