Il nome di Ibson è legato ad una delle pagine più surreali della storia recente del Bologna. Nessuno aveva mai sentito parlare di questo centrocampista brasiliano prima dell'ufficialità del suo acquisto nel gennaio del 2014 e nessuno si preoccupò di andare ad accoglierlo all'aeroporto Marconi lasciando l'atleta ad aspettare un passaggio. Un'avventura iniziata entrando di diritto nelle note goliardiche della città emiliana si era però conclusa con poche dimenticabili presenze in campo per un totale di 371 minuti e la drammatia retrocessione della squadra.

La carriera italiana di Ibson è finita in quel momento ma dall'estate successiva è proseguita con il prestito allo Sport Recife in Brasile terminato a dicembre e dal febbraio 2015 con il trasferimento negli Stati Uniti per vestire la maglia del Minnesota United. Con la nuova franchigia Ibson ha militato per due anni nella seconda divisione in attesa dell'ammissione nella MLS in cui ha disputato altre due stagioni segnando anche 4 gol nel 2018.

Rimasto senza contratto, il brasiliano l'anno successivo ha deciso di tornare in patria per accettare la proposta della Tombense per il Campionato Mineiro e oggi sta disputando con la fascia di capitano al braccio la Serie C verdeoro. A 37 anni compiuti da poco, Ibson continua a giocare probabilmente avendo quasi dimenticato i suoi mesi bolognesi e sabato scorso ha segnato la sua prima rete in una sfida importante per la lotta promozione.

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