Ormai non stupisce quasi più: ciò che sta mostrando il Bologna è sotto gli occhi e sulla bocca di tutti.
Mancano dieci giornate alla fine del campionato e la corsa per l’Europa si fa sempre più interessante.
Con la sconfitta della Juventus e il pareggio della Lazio, i rossoblù possono seriamente puntare al quarto posto, che vorrebbe dire Champions League.
In vista dello scontro diretto del Dall’Ara di domenica contro i biancocelesti, ha rilasciato un’intervista al Corriere di Bologna l’ex giocatore nonché allenatore del Bologna Franco Colomba.
Di seguito le sue parole sul momento, le aspettative e il lavoro di Italiano e della società.
Non lo so, ma sta dimostrando di potersela giocare per le coppe. Ora la classifica ha usufruito di queste tre vittorie consecutive, la squadra sta confermando identità, quadratura, organizzazione. Tutto è possibile.
Avere due possibilità è già una bella cosa (vittoria della Coppa Italia o piazzamento tra le prime sette in campionato ndr). Sono difficili entrambe. La squadra deve solo pensare a tirare fuori il meglio.
Sarà così anche per gli altri: sfide per tutti. Finora, dati alla mano, il Bologna ne ha perse poche. Sarà importante in condizioni ottimali. Avere tutti gli effettivi non è poco. Pare sia sulla strada giusta.
Bella. Finora hanno entrambe divertito. Punti pesanti in palio, il Bologna ci proverà: sa gestire le due situazioni, pressare dominando così come rintanarsi, quando serve, e ripartire. Anche la Lazio è un po’ così. Gestiranno a turno e lì si decide.
Diversi, da Dominguez tecnico e continuo a Ndoye che finalmente segna, dal bomber Orsolini a Castro che ogni tanto “lautereggia” e poi Odgaard, fisicità e tiro e Ferguson, smistando come sa sposta il baricentro in avanti. In generale a centrocampo sono tutti di livello e intercambiabili e ora sono cresciuti anche in difesa. Una parola in più per De Silvestri che sa interpretare il suo ruolo di senatore e che ogni allenatore si augura di avere. Io qui a Bologna, a parte il capitano Di Vaio, avevo Lanna.
Non ha cancellato il costruito, ma l’ha incrementato con un suo lavoro di convincimento. È un ragazzo intelligente, un ex centrocampista con delle idee.
Potrebbe essere un vantaggio, ma la realtà è che il Bologna spaventa tutti. Rompiscatole ieri e oggi. I suoi fari non sono più tanto spenti.
Convocato, ero in tribuna, non si vedeva niente, in panchina andarono Mei e Pecci. Col Palermo fu una sofferenza. Vincemmo ai rigori. Eravamo i favoriti, proprio come il Bologna con l’Empoli: l’insidia è quella, serve umiltà.
Un club che dice “fra 10 anni saremo in Europa” e, attraversando un oceano di difficoltà e facendo tante scelte, ci riesce, significa tanto, tantissimo. Quando un presidente dichiara un obiettivo e lo raggiunge, allora va dato merito al club che ha fatto le scelte giuste. Mai visto squadre vincere con un club allo sbando.
LEGGI ANCHE: Bologna, la confessione di Antonio Avati: “Italiano? Gli chiederò scusa. Sullo scudetto…
E' stata resa nota la ripartizione ufficiale dei diritti Tv della Serie A 2024-2025. Svelato…
Dopo appena due stagioni l’avventura di Kim Min Jae al Bayern Monaco potrebbe essere già…
Una nuova destinazione molto ambita in Serie A. Il terzino francese non vede l'ora di…
E' stato da poco reso ufficiale l'addio a Dan Ndoye, ormai un nuovo giocatore del…
Le dichiarazioni dell'ad del Bologna Fenucci prima della presentazione di Bernardeschi. Il dirigente ha chiarito…
I rossoneri proseguono il casting per l'attaccante. Vlahovic resta il nome in prima fila, ma…