Partita a ritmi altissimi davanti ai 2539 spettatori del PalaDozza. La Virtus è praticamente perfetta dalla lunga distanza, 6/9 dall’arco, mentre Trieste è più concreta dentro il perimetro. 35-29 è il parziale del primo periodo, con l’esordio sia di Niccolò Mannion, che di Isaia Cordinier. Il primo si sblocca subito, il secondo trova la via del canestro (e che canestro, schiacciata in contropiede) nel secondo parziale di gioco. I padroni di casa cercano l’affondo già al 15’, quando coach Ciani è costretto a chiamare time-out sul punteggio di 41-31. La pausa momentanea non dà i frutti sperati all’Allianz e i bianconeri approfittano dell’ottima vena realizzativa di capitan Belinelli, che chiude all’intervallo lungo con 15 punti, miglior scorer dopo 20', andando sul 57-44. Gli ospiti escono dagli spogliatoi più grintosi, rifilando alle VuNere un parziale di 10-3, interrotto dall'accoppiata Belinelli-Sampson. Banks, la maggiore bocca da fuoco dei friulani, trascina i suoi accorciando le distanze sul 66-62 al 26'. Hervey e Tessitori però riportano i bolognesi in carreggiata: il terzo quarto è griffato Trieste 22-16, ma il tabellone del Madison di Piazza Azzarita vede ancora avanti la V 73-66. Due bombe di Alexander, le sinfonie di un ispirato Alibegovic, la presenza sotto canestro di Sampson e l'esperienza di Belinelli mettono fine alle speranze biancorosse. Finisce 94-79 per la Segafredo. MVP Belinelli con 20 punti, 7/12 dal campo. Piccola preoccupazione per Mannion, a riposo nel secondo tempo a causa di un fastidio alla schiena: non dovrebbe comunque trattarsi di qualcosa di grave. 

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