Si è aperta ieri la 37° giornata del campionato di Serie A, con la sfida tra Fiorentina e Napoli, ed il Bologna scenderà in campo con la nuova maglia lunedì contro la Juventus, in un match decisivo per il terzo posto. Quest’oggi a due giorni dalla gara, Thiago Motta è intervenuto in conferenza stampa per presentare la partita. Di seguito le parole di Motta a due giorni da Bologna-Juventus.
Una settimana bellissima. Merito di tutti, anche mio di sicuro, ma i veri protagonisti sono i ragazzi. Ho vissuto godendo il momento, l’evento storico che è stato realizzato. Abbiamo dimostrato che tutto è possibile. Ora possiamo concludere al terzo posto, perché no. Vorrebbe dire aggiungere altro valore a qualcosa di storico che già è stato fatto. Sarebbe bellissimo concludere al terzo posto.
Pensiamo alla prossima partita come sempre, la affronteremo allo stesso modo con grande serietà e responsabilità mostrando il nostro calcio e facendo divertire i nostri tifosi.
Nei prossimi giorni mi vedrò con il presidente e prenderemo insieme la decisione, la comunicheremo anche insieme. Serve ancora un po’ di pazienza. Prima decideremo tutto internamente per il rispetto che ho per questo club, in seguito comunicheremo insieme la decisione presa.
In particolare è difficile trovare un momento. Penso che quando sarò più tranquillo e vivrò più a freddo la situazione mi verranno in mente i momenti più eclatanti e significativi vissuti durante la stagione. Abbiamo ancora qualcosa da fare, ora dobbiamo concentrarci. La corsa verso Ndoye è stato un grande momento come tanti altri, vivo sempre intensamente la partita. Quello è stato un gol importante come quello di Fabbian a Empoli. Questi momenti mi fanno sentire giovane, posso fare una bella scivolata e abbracciare i miei giocatori per festeggiare i loro gol bellissimi.
Tante cose, tutti i giorni sbagliamo. Non è passato un giorno dove non mi sono sbagliato in qualcosa. L’importante è rimediare all’errore nel minor tempo possibile e non commetterlo un’altra volta.
Io non ho nulla da consigliare a nessuno. Io posso parlare della stagione che abbiamo fatto, è il momento di godersi la festa al massimo e continuare in avanti. Ripeto, non mi permetterò di consigliare qualcosa alle persone sui sentimenti. Quando incontro i tifosi in città capisco che sono felicissimi. Ci siamo qualificati meritatamente in Champions League, abbiamo fatto un grandissimo lavoro tutti insieme: dai tifosi, al club, ai ragazzi e anche voi (i giornalisti n.d.r.). Ogni tanto abbiamo avuto delle situazioni in cui non siamo andati d’accordo ma è normale, anche voi avete fatto la vostra parte per questo grandissimo traguardo.
Io non ho deciso niente e non ho firmato niente. La settimana prossima dobbiamo sederci, parlare, arrivare a una decisione comune insieme e comunicarla a voi.
Joshua sta recuperando in questo momento. Non sarà presente contro la Juventus, mi dispiace per lui e per il fatto che non è stato convocato in Nazionale. Il calcio è questo, bisogna pensare ai prossimi obiettivo collettivi e personali e non fermarsi su questi momenti. L’allenatore dell’OIanda ha deciso così, una decisione da rispettare.
Io vorrei allenare tutti i giocatori che ho avuto dal primo anno di lavoro nell’under 19 del PSG. Sono un padre anche un po’ geloso. Purtroppo però non è possibile, anche se vorrei avere tutti con me. Alla fine al di là di giocatori sono persone e si crea un rapporto con ognuno di loro. Con alcuni si creano rapporti più forti e con altri meno, ma io ho sempre grande rispetto e ammirazione per quello che fanno.
Sono passati tanti giorni, preferisco vedere la nostra attualità: siamo arrivati in Champions League e nessuno ci credeva. Abbiamo fatto qualcosa di enorme e di fantastico. Dobbiamo approfittarne fino in fondo e arrivare al terzo posto che sarebbe magico.
Dopo la partita contro la Roma, ci siamo riuniti in spogliatoio e sono stati loro a decidere cosa volevano. Loro addirittura non volevano solo la Champions League.
Tutti possono avere spazio, vedremo negli allenamenti e già nella prossima partita. Oggi Soumaoro ha fatto l’allenamento con il gruppo. Verrà convocato e se potrà essere utile qualche minuto cercheremo di farglielo avere.
La grande verità è che grazie a se stesso uno capisce cosa deve fare per rendere al massimo. Tutti lo hanno capito e lo hanno fatto, sono convinto che continueranno così fino all’ultimo giorno di lavoro. Sono ragazzi responsabili che si impegnano al massimo e si allenano molto bene.
Quando sarà il momento lo vedremo. Ho tutto in testa le cose che si sono sbagliate, la cosa importante è non rifarle. Quotidianamente nello sport e nella vita questo è un tema importante. Cerco sempre di non tornare sugli stessi errori.
La Juventus è una squadra forte, ha appena vinto la Coppa Italia competendo contro una squadra molto forte come l’Atalanta. Hanno vinto meritatamente, mi aspetto una Juventus forte con un allenatore che conosco personalmente come Montero, una persona fantastica che ha fatto da giocatore un grandissimo lavoro e lo farà anche come allenatore. A livello personale ho grande stima per lui, abbiamo fatto anche il corso insieme. Un grande in bocca al lupo per Allegri.
La mia riconoscenza alla città, ai tifosi e al club a prescindere da quella che sarà la decisione, questo rimarrà per sempre. Abbiamo fatto un qualcosa di storico e bellissimo, abbiamo l’opportunità di raggiungere questo terzo posto, e sono convinto che possiamo farlo insieme. Sarò sempre riconoscente alle persone per cui ho avuto stima e che hanno stima per me.
Questo è uno dei fattori sicuramente. Su quell’aspetto abbiamo dei professionisti tra i migliori al mondo. Vincere in trasferta dimostra tantissimo la forza di una squadra. Per tutte le squadre il punteggio che si fa in casa è sempre più alto di quello in trasferta, ma le squadre che vogliono ambire a qualcosa di importante riescono anche in trasferta ad avere questo equilibrio. Non è facile per nessuno andare in trasferta. All’andata abbiamo avuto difficoltà in questo senso, poi nel girone di ritorno abbiamo affrontato squadre forti e siamo stati capaci di offrire grandi prestazioni ed ottenere i risultati.
I nostri ragazzi sono i protagonisti di questo sport e hanno fatto delle cose straordinarie, ognuno di loro ha messo del suo per il bene collettivo della squadra, facendo anche cose che non gli piacciono. Come difendere per Zirkzee o pressare l’attaccante oltre la metà campo per Lucumi, o anche il gioco con i piedi per Skorupski. Questi rischi globalmente ci portano dei vantaggi, e non è scontato. Per questo ho grande ammirazione per questi ragazzi.
LEGGI ANCHE: Bologna, Italiano il favorito per il dopo Thiago Motta
Dopo Sam Beukema anche Ndoye saluta Bologna, direzione Premier League. I due sono soltanto gli…
I rapporti fra un giocatore e il Barcellona sono ormai ai minimi termini. E i…
Fatica a sbloccarsi la trattativa per il nigeriano e i nerazzurri potrebbero presto muoversi per…
Bologna, tra i possibili sostituti di Ndoye, ritorna di moda il profilo di Wesley Gassova,…
Il mercato del Bologna è in fermento sia per quanto riguarda le entrate che le…
Dopo l’addio di Ndoye, un altro giocatore è vicino alla cessione: si tratta di Stefan…