A meno due giorni dalla sfida contro la Roma, il tecnico del Bologna Vincenzo Italiano si è raccontato in una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport, soffermandosi anche su temi del presente come l’obiettivo stagionale della squadra. Di seguito alcune delle sue parole.
Il passaggio da Motta a Italiano: quante differenze
Al termine della passata stagione, l’allenatore Thiago Motta decide di non proseguire i suo cammino con la squadra rossoblu. Il nuovo tecnico Vincenzo Italiano, che gli subentra, esprime così il passaggio: “Bologna era una delle panchine più bollenti dell’estate, Motta aveva fatto un grande lavoro, il bel gioco, la Champions dopo sessant’anni. Ho parlato più volte con Sartori, che conoscevo, e con Fenucci, sono stati chiari anticipandomi che ci sarebbero state delle uscite importanti e inevitabili.”
Infatti, nomi come Calafiori, Zirkzee e Selemaekers, che lo scorso anno sono stati alcuni dei pilastri della squadra, sono stati ceduti: “Qui ho trovato un gruppo serio, che ha la cultura del lavoro, forte mentalmente. Thiago e il povero Sinisa avevano piantato radici robuste e profonde.”

Bologna, obiettivo stagionale
L’obiettivo del Bologna, come ormai noto, è quello di riuscire a riconquistare l’Europa per la seconda stagione di fila e questo lo conferma anche il tecnico: “Il presidente Saputo ha fissato l’obiettivo: restare in Europa, quale Europa non lo possiamo ancora sapere. Secondo Sartori tutto si migliora.”
Intanto qualcuno in rosa è cresciuto tanto: “Dominguez e Castro su tutti. Il primo è stato una sorpresa, da quando è arrivato a oggi è cambiato anche come atteggiamento, ha personalità, l’uno contro uno, che io cerco di isolare, infiamma il pubblico e a me i giocatori come lui piacciono da sempre, può diventare un top. I progressi di Castro sono costanti, mi ricorda il primo Lautaro.”

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