La partita contro il Borussia Dortmund è una ottima occasione per ripercorrere le gesta dei giocatori tedeschi, pochi in verità, che hanno vestito la maglia rossoblù. Andiamo.
Helmut Haller. Tedesco “anomalo” dal carattere allegro e scanzonato. Nel 1962 Renato Dall’Ara volle trattarne personalmente l’acquisto anche a rischio della propria incolumità: recatosi in Germania, il Presidente, rimase coinvolto in un incidente stradale sulla strada del ritorno. Uscendo dalla macchina capottata impugnando ben saldamente il contratto del giocatore, il nostro Presidente asserì che la cosa più importante fosse salva.
Classe 1939, arrivò al Bologna dall’Augsburg formando con Bulgarelli la coppia di mezze ali determinante nella conquista del settimo scudetto. La tecnica sopraffina e la visione di gioco lo consacrarono nel gotha dei giocatori rossoblù di ogni tempo. Le presenze sotto le Due Torri furono 180, le reti 48 tra le quali diversi rigori decisivi. Dopo l’esperienza bolognese, proseguì la sua carriera in Italia, trasferendosi alla Juventus nel 1968.
Dopo aver salutato il compianto Eneas De Camargo (all’epoca si poteva ingaggiare un solo giocatore straniero), la stagione 1981-82 vide l’arrivo del centrocampista Herbert Neumann. Cresciuto calcisticamente nel Colonia, 29 anni, il tedesco avrebbe dovuto infondere tecnica e fisicità alla mediana dei rossoblù sostituendo il partente Giuseppe Dossena.
Di fatto, oltre a salire alla ribalta per l’avvenenza della moglie, una stagione costellata di infortuni e lo scarso adattamento al gioco di Mister Burgnich, resero il giocatore protagonista negativo della prima, storica retrocessione del Bologna in Serie B. 20 presenze ed 1 gol (classica rete dell’ex nel 2-2 di Udine), sono le magre cifre dell’esperienza bolognese. Nel Giugno 1982, tornò al Colonia per poi intraprendere la carriera di allenatore.
Herbert Waas. Nato nel 1963 a Passau, attaccante brevilineo, a luglio 1989 si trasferì a Bologna dove rimase fino al 1991 collezionando 52 presenze segnando 6 gol. La prima stagione fu più che accettabile, col Bologna che riapprodò alle coppe europee con l’ottavo posto finale. Storico un rocambolesco gol contro la Juventus nell’1-1 giocato al Dall’Ara a gennaio 1990.
Nella seconda stagione, vista la pochissima empatia con Mister Scoglio e lo scarso utilizzo come titolare, visse una annata difficile conclusasi peraltro con il ritorno del Bologna nella serie cadetta. Dopo l’esperienza italiana, Waas tornò in Germania continuando la sua carriera con l’Amburgo.
Ci sarebbe un ulteriore giocatore tedesco ad aver militato nel Bologna: Savio Nsereko, classe 1989. Esterno di origini ugandesi, con sole 2 presenze nel 2010 ed una strana storia di sparizioni (anche in rossoblù si rese irreperibile per qualche giorno).
Il ragazzo fu preso in prestito dal Bologna targato famiglia Menarini, ovviamente non lasciò la benché minima traccia del suo passaggio in rossoblù.
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