Vincenzo Italiano è stato intervistato ai microfoni dei canali ufficiali della Lega Serie A. Di seguito le parole del tecnico del Bologna.
La scelta di Italiano di diventare allenatore
Si, devo dire che non è stato difficile scegliere perché già da giocatore ero curioso di sentire gli allenatori, cercando di apprendere e rubacchiare qualcosina. Molto prima di smettere avevo già deciso di intraprendere questa nuova strada. Una vocazione che sentivo da prima di appendere le scarpe al chiodo. In più si riescono ancora a vivere le emozioni di una partita. E’ diverso perché è tutta un’altra vita, ma è bello e appassionante, un qualcosa di straordinario.
Come si descriverebbe
Grande passione per quello che faccio, grande dedizione e abnegazione. Cerco di condividere e avere un grande rapporto con i ragazzi. Credo che il far star bene loro sia la prima cosa che deve fare un allenatore. Sono loro che determinano.

Sull’esperienza di Italiano con i suoi allenatori
Tutti gli allenatori mi hanno lasciato qualcosa, chi più e chi meno. Ho appreso da chiunque. Dopo essere stati con me, per un allenatore è bello lasciare qualcosa ai giocatori del percorso fatto insieme. Se nel loro bagaglio c’è qualcosa di tuo è una grande vittoria.
Sulla scelta di approdare a Bologna
Arrivo in una società ed in una squadra che è in grande ascesa da qualche anno. Il Bologna sta facendo bene da tempo, c’è una grande società ed un grande direttore. Io credo che sia un ambiente ed una società destinata ad avere tanti anni ricchi di soddisfazioni. Mi auguro si possano ripetere questi ultimi anni.
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Il gioco da proporre in rossoblù
Quello che ha fatto vedere il Bologna l’anno scorso è stato qualcosa di straordinario, con alcuni movimenti e situazioni di gioco che hanno portato la squadra ad ottenere grandi risultati. Io penso che quelle devono essere le basi del nuovo Bologna.
Il talento dei rossoblù
In squadra c’è talento, con tanti giocatori in rampa di lancio che non devono fermarsi. Bisogna essere meticolosi, per far maturare e crescere tutto il patrimonio che c’è a disposizione. I giovani ti danno grande disponibilità, e per un allenatore è bello. Lavoreremo per portare il Bologna ad un certo livello.

Sull’esperienza a Firenze e le differenze con Bologna
Io dopo i tre anni di Firenze mi sento cresciuto e maturato, ho affrontato per la prima volta l’Europa, avendo a disposizione ragazzi straordinari. Sono stati anni ricchi di emozioni e soddisfazioni. Il percorso fatto rimane, ricco di partite incredibili e vittorie straordinarie. Qui a Bologna l’entusiasmo della città è straordinario. Per noi cercare di dare gioie e soddisfazioni ai tifosi deve essere il primo obiettivo.
Il sogno di Italiano per il Bologna di questa stagione
Voglio vedere il Bologna giocare bene, divertirsi, mettendo in difficoltà l’avversario ed uscendo dal campo tra gli applausi. La squadra ha acceso un entusiasmo incredibile tra i tifosi.
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