A poche settimane dal termine del calciomercato sono diverse le questioni all’ordine del giorno in casa Bologna. Il Sunderland insiste per il centrale colombiano, lasciarlo andare sarebbe un errore. L’analisi
L’estate del Bologna è stata certamente turbolenta, sia per le entrate che le uscite. Sono infatti arrivati Immobile, Bernardeschi, Vitik, Heggem e Pobega, ma sono al contempo andati via Ndoye e Beukema, due protagonisti dei successi dei rossoblù degli ultimi anni. Tra questi bisogna annoverare anche Jhon Lucumí, difensore colombiano classe 1998 arrivato tre stagioni fa dal Genk per 8 milioni e ormai leader della retroguardia rossoblù. Le sue prestazioni non sono certo passate inosservate e a questo proposito il Sunderland sarebbe disposto a fare follie per regalare al proprio tecnico un centrale affidabile.
Questa situazione spinge però a fare delle importanti valutazioni, dal momento che una cessione del colombiano, a questo punto del mercato, potrebbe diventare un grattacapo importante per il Bologna.
Il Bologna riparta da Lucumí: cederlo sarebbe deleterio
In primis perché nell’estate che ha visto il Bologna cedere Dan Ndoye e Sam Beukema, privarsi anche di Lucumí indebolirebbe particolarmente la rosa di Italiano. Inoltre, sebbene la cifra messa sul piatto dal club inglese sia cospicua (si vocifera di circa 28 milioni di euro e 3 milioni all’anno per cinque anni al giocatore), perdere un titolare a due settimane dal termine del mercato, senza avere un sostituto valido già pronto è un rischio che si deve evitare di correre.
La società, spuntato il terzino destro dalla lista degli acquisti (preso Zortea), è al lavoro per puntellare la rosa con un centrocampista (Asslani il prescelto) e un esterno sinistro (Rowe, Schjelderup, Salomon gli ultimi nomi trapelati). Per cui doversi ritrovare a cercare anche un difensore con così poco preavviso sarebbe assolutamente deleterio, visto e considerato che un giocatore solido come Lucumí il Bologna in rosa non ce l’ha. E’ vero sono arrivati Vitik ed Heggem, ma per evitare di responsabilizzarli eccessivamente sarebbe fondamentale ripartire dal classe 1998 colombiano, il quale quando è al top della condizione mentale è tra i migliori interpreti del nostro campionato.

Vitik-Lucumí: la nuova cerniera difensiva da cui ripartire
Dunque per restare solidi a livello difensivo, è opportuno blindare il numero 26 rossoblù, affidandogli le chiavi del reparto. Oltretutto da un punto di vista puramente tecnico, una volta collaudata, la coppia Vitik-Lucumí risulta congeniale al tipo di calcio di Italiano. Infatti mentre il classe 1998 colombiano sarà pronto ad aggredire alto cercando l’anticipo (specialità della casa), l’ultimo arrivato resterà in posizione più arretrata per coprirgli le spalle, pronto ad intervenire qualora saltasse la pressione. Un’affinità importante che rappresenta una novità rispetto alla passata stagione, in cui la coppia Beukema-Lucumí andava alla ricerca dell’anticipo, avendo un modo di difendere molto simile. Quello che però si vuole sottolineare con questa analisi è che per continuare a stupire e rimanere competitivi a questo punto del calciomercato è fondamentale respingere gli assalti per l’ex Genk. The show must go (Jh)on…