Leão fermo ai box: Allegri si affida a un ex Bologna. BolognaSportNews (Photo by Charles McQuillan/Getty Images Via OneFootball)
Sembrava potesse tornare in tempo per Milan-Bologna, invece Rafael Leão salterà il remake della finale di coppa Italia. L’asso nella manica di Allegri potrebbe essere un ex della partita
È di nuovo tempo di Milan-Bologna, ricordi dolcissimi per i rossoblù. A Roma, il 14 maggio scorso, i felsinei hanno sconfitto il Diavolo e conquistato una Coppa Italia che mancava da 51 anni.
Il Milan, in piena rivoluzione, ha sete di vendetta, ma dovrà fare a meno del suo uomo migliore Rafa Leão, ancora alle prese con l’infortunio subito lo scorso 17 agosto contro il Bari, proprio in una partita di Coppa.
I rossoneri hanno cambiato molte cose rispetto alla finale di qualche mese fa: dopo aver salutato Theo e Reijnders, hanno accolto a gran voce prima Massimiliano Allegri, poi stelle di caratura mondiale come Modrić, Rabiot e Nkunku, con altri acquisti importanti come Ricci, Estupinan e De Winter (senza dimenticare Jashari, infortunato).
Rafa non si allena da tre settimane e, nonostante le sue condizioni stiano migliorando, è difficile immaginare un recupero totale nei prossimi tre giorni. Siccome anche il neo-arrivato Christopher Nkunku è acciaccato, secondo Il Resto del Carlino sarà Pulisic ad affiancare Gimenez in attacco.
Liberatasi la corsia di destra, Allegri potrebbe affidarsi alle giocate di un ex Bologna: Alexis Saelemaekers. Il belga potrebbe sfidare i suoi vecchi compagni da titolare e tornare fondamentale nel 3-5-2 di Max.
La legge dell’ex ha già funzionato lo scorso anno, quando Saelemaekers ha segnato al Dall’Ara con la maglia della Roma, e chissà che la buona prestazione contro il Lecce della seconda giornata (come sottopunta) non sia presagio di un’altra gara da protagonista.
Tra i protagonisti della cavalcata Champions di Thiago Motta, Alexis Saelemaekers ha collezionato 4 gol e 2 assist nella stagione 2023/24. Saltato il riscatto (18 milioni erano considerati troppi), ha salutato Casteldebole dopo solo una stagione, ma è rimasto positivamente nella memoria del club.
Anche a Roma ha lasciato il segno: nello scambio di prestiti con Abraham, i giallorossi hanno ingaggiato il belga come soluzione di ripiego sulle fasce. A settembre si frattura il piede e salta tutta la gestione Jurić, senza dubbio la peggiore dell’epoca recente capitolina.
Tornato a dicembre, con Ranieri diventa fondamentale ed è protagonista della risalita in classifica. A fine stagione Roma e Milan non riescono ad accordarsi per il trasferimento, complice la volontà di Allegri, che nutre grandissima stima in lui.
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