Bernardeschi-Bologna: avvio in salita. Ma c’è un però…

L’avvio del numero dieci non è stato dei migliori sotto i Portici. Ma non bisogna fare valutazioni affrettate

Uno dei colpi della campagna acquisti estiva è stato Federico Bernardeschi, di ritorno in Italia dopo aver giocato in Canada le ultime stagioni.

Inutile ribadire la differenza tra i due campionati, in questo senso le difficoltà che sta incontrando il nuovo numero 10 dei felsinei sono sintomatiche di ciò. L’ex Juventus e Fiorentina è stato preso anche e soprattutto per alzare il tasso tecnico e l’esperienza della squadra. Questo però fino a questo momento si è visto poco.

L’inizio dei Bernardeschi non è stato dei migliori. Bisogna ancora attendere

Partito titolare contro il Genoa il numero 10 non è riuscito a incidere , anzi ha mostrato delle difficoltà evidenti nella convivenza con Riccardo Orsolini, andando troppo spesso a toccare le stesse zolle di campo . Anche contro il Lecce, subentrato al posto di Orsolini, è apparso in difficoltà e una cattiva gestione del pallone per poco non spalancava le porte al vantaggio dei salentini. Fortunatamente per lui è il Bologna, un colpo di reni di Skorupski ha negato a Gallo la gioia del gol.

Bernardeschi in azione
L’inizio dei Bernardeschi non è stato dei migliori. Bisogna ancora attendere. Bologna Sport News (Photo by Maurizio Lagana/Getty Images Via OneFootball)

Italiano continua ad avere molto a fiducia nel proprio numero dieci., sicuro che dopo l’ambientamento iniziale Bernardeschi farà la differenza. Concetto ribadito anche ieri in conferenza stampa

Le parole di Italiano su Bernardeschi e del giocatore sui suoi obiettivi

Infatti in una parte della conferenza Italiano sottolinea le qualità del numero dieci, palesando ancora una volta la sua fiducia nei suoi confronti, convinto che poi il classe 1994 sarà decisivo: “Quando sono arrivato lo scorso anno sono andati via 5 titolatissimi. È normale che ci fossero difficoltà nell’applicare quello che chiede l’allenatore. Siamo passati attraverso gli errori rimanendo a testa bassa e pedalando passando per molti pareggi e per la brutta sconfitta di Napoli. Quest’anno la situazione è analoga: sono andati via due giocatori importanti, ma sono certo che piano piano arriveremo a livello dello scorso anno. Heggem e Vitik cresceranno, il mancino di Bernardeschi farà la differenza, l’uno contro uno di Rowe sulla fascia ci darà soddisfazioni, Ciro si riprenderà e ci darà una mano in termini di gol”

Il diretto interessato aveva invece parlato dei suoi primi mesi a Bologna nel corso dell’intervista di Gianluca Gazzoli nel podcast BSMT: “Appena sono rientrato qui sono andato in ritiro con il Bologna. Mi era mancato tutto questo, il gruppo che mi ha accolto è una famiglia straordinaria, soprattutto per merito dei più anziani. Questa unione rispecchio i risultati in campo, non è mai banale arrivare a questo perchè vuol dire che c’è una società seria e un gruppo sano dietro. Voglio ringraziare tutti, ho ricevuto una grande accoglienza e ho una famiglia bellissima alle mie spalle. Cremonini? Mi deve ancora battezzare ma ho già incontrato Gianni Morandi a Valles. Quando uno a 80 anni arriva a quel livello si spiegano così tante cose, ha un’energia impressionante”

 

Gestione cookie