Le parole di Riccardo Trevisani a zerocinquantunoBologna prima del match dei felsinei contro la Fiorentina all’Artemio Franchi
Dopo la vittoria contro il Cagliari il Bologna si trova nelle prime posizioni della classifica di Serie A. I felsinei sono a meno due dall‘Inter, Roma e Napoli e a meno tre dal Napoli, oltre a essere sopra a squadre importanti come Atalanta, Lazio e Juventus. Discorso diverso per la Fiorentina, prossima avversaria degli emiliani in A.
I toscani si trovano all’ultimo posto in classifica insieme a Genoa e Pisa. I gigliati mai come ora sono in crisi tecnica e di ambiente, soprattutto con una rosa molto importante come quella a disposizione di Piola. Di questo fatto ne ha parlato Riccardo Trevisani ai microfoni di Zerocinquantuno qualche giorno prima della sfida di Firenze.
Le dichiarazioni di Trevisani su Italiano
Parliamo di un allenatore cresciuto scalando i livelli un passo per volta, dalla Serie D fino alla precedente avventura a Firenze, dove non è stato trattato come meritava e dove credo ora venga decisamente rimpianto. Il Bologna ha avuto il fiuto e la sveltezza di andarsi a prendere un tecnico straordinario nell’abnegazione, nel lavoro quotidiano, nella capacità di farsi capire, di regalare carriere a giocatori che difficilmente le avrebbero avute e di coinvolgere tutta la rosa a disposizione.
Prendo ad esempio Cambiaghi: crociato rotto all’esordio, Italiano gli ha dato il tempo di recuperare con calma perché non aveva l’urgenza di ributtarlo subito in campo, data la sua bravura nell’utilizzare al meglio e rendere partecipi tutti gli altri attaccanti esterni.
Trevisani poi parla anche dell’esplosione di Cambiaghi:
La sua esplosione è avvenuta, come dicevo prima, al netto di una lesione al crociato, qualcosa di incredibile perché non succede quasi mai. Lo ritengo un giocatore eccezionale, se riuscirà a raddrizzare la mira dal punto di vista realizzativo le cose si faranno davvero interessanti. Mi ricorda molto Federico Chiesa che però, proprio in seguito alla rottura del crociato patita nel 2022, non è più tornato quello di prima.

Trevisani sulla filosofia di mercato del Bologna
Mi sembrano elementi piuttosto interessanti, da seguire con grande attenzione. Magari non tutte le operazioni danno buoni frutti, ma nessun direttore sportivo indovina il 100% degli acquisti: il miglior d.s. non è quello che azzecca più giocatori possibili, è quello che ne sbaglia meno.
Sotto questo aspetto il Bologna degli ultimi anni è estremamente affidabile, su una trentina di operazioni direi che almeno l’80% siano state azzeccate, qualcosa di straordinario. Si percepisce proprio la capacità di costruire rose complete in un contesto, come quello italiano, in cui tante squadre sono monche poiché prive di qualche tassello: il club di Saputo ha tutte le carte in regola per diventare un’Atalanta 2.0.
Sul livello della rosa del Bologna rispetto alle altre rose:
«A livello di organici il campionato presenta Inter, Napoli e Milan come prime tre forze, e subito dietro un altro trio composto da Juventus, Roma e Atalanta: pronti via, dunque, la rosa rossoblù sembra poter concorrere al massimo per il settimo posto. Se poi l’allenatore farà un altro miracolo e porterà la squadra più in alto ben venga, ma fermandoci ai ragionamenti sulla carta direi che ogni posizionamento sopra il settimo dovrà essere considerato un’impresa. Senza dimenticare la concorrenza di Fiorentina e Lazio, compagini similari al Bologna come valori
Trevisani poi si sofferma sulla differenza di vivere il calcio tra i tifosi della Fiorentina e quelli del Bologna:
C’è un differente modo di vivere la vita e il calcio: quello dei bolognesi mi sembra più morbido, più leggero e quasi sempre col sorriso, mentre quello dei fiorentini è più ingrugnito e criticone. Bologna mi sembra anche una città che aiuta a risorgere le persone, penso ad esempio a Baggio, Signori e Di Vaio, un posto in cui la vita si prende bene. Ecco, forse questo a Firenze capita un pochino meno.