Torna a vincere e a convincere il Bologna di Sinisa Mihajlovic. Una prestazione degna di nota per chiudere in bellezza il 2021 e lasciare un bel regalo sotto l'albero di tutti i tifosi rossoblù. Dopo 3 sconfitte consecutive è arrivata una risposta importante dal Bologna. C'è anche da dire che, tolta la trasferta di Torino, i felsinei avevano comunque giocato in maniera positiva le partite con Fiorentina e Juventus, seppur uscendo sconfitti. La partita col Sassuolo ha riportato ordine, fiducia e tranquillità nelle aspettative della piazza. Mihajlovic ne era certo che, prima o poi, sarebbero arrivati anche i risultati. L'ha detto chiaro e tondo nella conferenza stampa alla vigilia della trasferta al Mapei Stadium, che i suoi ragazzi si sono sempre allenati con tanta intensità e determinazione. L'aspetto su cui crescere e migliorare era la concretezza e la cattiveria sotto porta. Un fattore che ieri ha giocato favore del Bologna che è entrato in campo con un piglio e una fame diversa rispetto alle ultime 3 sconfitte.

LE FORMAZIONI

Come era auspicabile immaginare, è bastato qualche cambio in alcune zone nevralgiche del rettangolo verde, per vedere dei cambiamenti in positivo. Era palese che alcuni dei ‘titolarissimi’ fossero a corto di forze fisiche e atletiche. La maggioranza, infatti, ha sempre giocato da inizio campionato a questa parte. E' quindi normale che le energie potessero venire meno. Mihajlovic ha capito quanto fosse necessario intervenire e far rifiatare alcuni dei suoi giocatori più utilizzati. Ecco, dunque, il solito 1-3-4-3 del Bologna con Skorupski tra i pali; la linea difensiva composta da Soumaoro, Medel e Bonifazi. A centrocampo la freschezza atletica di Skov Olsen e Hickey, supportati da Svanberg e Dominguez che hanno fatto gli straordinari pre vacanze di Natale. Turno di riposo per Barrow, sostituito da un positivissimo Orsolini che si è posizionato al fianco di Soriano a supportare Arnautovic.

Il Sassuolo di Dionisi che ha puntato sul 1-4-2-3-1, effettuando tanti cambi rispetto alla partita pareggiata con la Fiorentina. In primis l'esperto Pegolo tra i pali al posto di Consigli; la difesa praticamente tutta cambiata, con l'unico inamovibile Ferrari. Da destra a sinistra dunque Muldur, Ayhan, Ferrari e Rogerio. Frattesi e Lopez davanti alla difesa con Berardi, Traorè e Boga ad agire alle spalle di Scamacca

LA PARTITA

Fin dai primi minuti si è notato un Bologna sveglio, attivo e in condizione. Come notiamo nell'immagine 1 dopo neanche 1 minuto di partita i rossoblù hanno fatto subito capire l'atteggiamento che avrà poi guidato la squadra per tutti i 90'. Pressione tutto campo a uomo per andare a ‘soffocare’ le buone trame di gioco del Sassuolo che, come spiegato in fase di presentazione, fa del palleggio e dei fraseggi corti una delle sue armi principali. Questo viene utilizzato dalla truppa di Dionisi per attirare il pressing avversario e liberare spazio in profondità da andare ad attaccare. 

IMMAGINE 1 - La prima pressione portata dal Bologna ai danni del giro palla del Sassuolo

Al 14' è arrivata la prima occasione per il Bologna con Orsolini. Il Sassuolo ha difeso con un 1-4-1-4-1, con una linea di centrocampo molto stretta e la difesa alta. E' stata proprio la difesa alta gestita male dai neroverdi a causare diverse infilate pericolose. In questo caso è bastato un bel lancio di Bonifazi, letto in ritardo da Ferrari, a mandare in tilt il Sassuolo. Orsolini ha tagliato molto bene alle spalle della linea ed è riuscito a presentarsi, seppur defilato, davanti al portiere, anche se il suo tiro è poi terminato fuori.

IMMAGINE 2 - Lo schieramento senza palla del Sassuolo e il taglio di Orsolini a sorprendere la linea difensiva alta dei neroverdi.

Il gol del vantaggio rossoblù è arrivato praticamente nello stesso modo analizzato nell'immagine 2. Con palla tra i piedi di Dominguez il Sassuolo ha letteralmente dormito. Con palla scoperta (cioè quando il portatore di palla è frontale alla porta senza alcuna pressione ed è libero di giocare in verticale) la difesa ha l'obbligo di scappare all'indietro e assorbire la profondità. I neroverdi non lo hanno fatto, anzi, hanno tenuto la linea molto alta permettendo ad Orsolini di sfuggire in posizione regolare e andare a segnare il gol del vantaggio. Importante anche il movimento di Hickey a tagliare dentro il campo che ha confuso Muldur e Ayhan, facendo saltare le marcature. Ferrari è stato lento e passivo nel correre all'indietro (immagine 3).

IMMAGINE 3 - Il primo gol del Bologna: lancio di Dominguez per Orsolini che sfugge alla difesa del Sassuolo. I neroverdi schierati sempre con una difesa molto alta, scappano in ritardo e lasciano troppa profondità.

Il Bologna, sulle ali dell'entusiasmo, ha ulteriormente alzato il ritmo, mettendo alle corde il Sassuolo sul finire del primo tempo. E' proprio a pochi istanti dal termine che è arrivato il gol del 0-2, con un intelligente schema da calcio d'angolo. Sassuolo che, bisogna dirlo, ha dimostrato in quell'occasione di essere completamente fuori dalla partita a livello di concentrazione. Capiamo il perchè.

Calcio d'angolo sul fronte sinistro d'attacco del Bologna. Svanberg e Dominguez si sono trovati entrambi vicini al punto di battuta. In area di rigore il Sassuolo ha difeso a zona con grande densità, ma poco lucidità e soprattutto troppo schiacciata verso la propria porta, dimenticandosi totalmente della presenza di Hickey al limite dell'area. I due battitori rossoblù hanno mosso palla, Dominguez in area ha prima fintato di attaccare verso la porta, e poi è improvvisamente indietreggiato per causare confusione nei difensori neroverdi (immagine 4). Skov Olsen ha poi crossato rasoterra proprio nella zona di Dominguez che ha lasciato scorrere per Hickey. Lo scozzese, rimasto totalmente da solo, con notevole colpa da parte della difesa di casa, ha caricato il tiro e di destro ha segnato un gran gol (immagine 5).

IMMAGINE 4 - Il Bologna ha battuto l'angolo per far muovere la difesa avversaria. Dominguez accenna al contro movimento che sarà utile per liberare al tiro Hickey.
IMMAGINE 5 - Skov Olsen mette un cross teso in mezzo all'area di rigore, il contro movimento di Dominguez è necessario per far poi scorrere il pallone per Hickey che calcia in porta e raddoppia.

La squadra di Dionisi si è riuscita a rendere pericolosa dalle parti di Skorupski in maniera molto altalenante e incerta, provando a sfruttare a pieno i propri principi di gioco. Una situazione particolarmente interessante è stata la capacità di portare diversi uomini in zona di rifinitura e, con un fraseggio veloce e imprevedibile, liberare un uomo che andasse a calciare in porta indisturbato. Come vediamo nell'immagine 6, il Sassuolo ha abilmente mosso palla, eseguendo delle rotazioni e triangolazioni veloci e di difficile lettura per la retroguardia rossoblù, allo scopo di liberare Berardi al tiro. L'esterno della Nazionale, in questa situazione, ha infatti avuto tutto il tempo per girarsi e inventare qualcosa frontalmente alla porta.

IMMAGINE 6 - Una delle azioni più interessanti e pericolose prodotte dal Sassuolo: giro palla veloce, rotazioni e triangolazioni per liberare un calciatore al tiro.

Il secondo tempo ha messo in mostra ritmi piuttosto fiacchi a livello di ritmo e occasioni, con un Sassuolo più in controllo del pallone, ma poco pericoloso dalle parti della nostra area di rigore, se non con Berardi al 68'. Il giocatore del Sassuolo ha infatti impegnato severamente il portiere rossoblù con un gran tiro a giro. Ma l'azione si è sviluppata come descritto poco sopra nell'immagine 6, ovvero con un giro palla veloce e fraseggi corti per togliere spazio e tempo alle marcature rossoblù e liberare un giocatore al tiro. Il miracolo di Skorupski ha sicuramente permesso al Bologna di tenere la partita in controllo. 

La partita si è poi conclusa con il ritorno al gol di Santander. C'è poco da analizzare in questa situazione a livello tattico, l'errore individuale è evidente. Ci limitiamo ad analizzare l'episodio in sè. L'attaccante del Bologna è rapido e attento sull'ennesima svista della retroguardia di casa. Infatti, il rinvio maldestro di Pegolo, finito sui piedi di Vignato ha permesso poi al centravanti paraguaiano del Bologna di segnare e chiudere la partita.

IMMAGINE 7 - L'errore madornale di Pegolo che rinvia male e serve Vignato che fa l'assist per il gol del 3-0 di Santander

Tre punti fondamentali, ma soprattutto un atteggiamento molto positivo e una concretezza in fase realizzativa che mancava da diverse partite. Necessario è stato l'apporto anche di giocatori freschi e più lucidi nel reparto offensivo che hanno permesso maggiore fantasia, imprevedibilità e corsa. Un bellissimo Bologna che supera una squadra comunque attrezzata come il Sassuolo e regala un felicissimo Natale a tutti i tifosi. Nell'attesa di un girone di ritorno che dovrà portare conferme e chissà, magari anche qualche innesto per allungare una rosa che in alcune posizioni è fortemente carente di uomini. Il Bologna ha dimostrato di esserci, di riprendere il suo percorso. Ora è il momento del riposo, è il momento di ricaricare le pile, pronti a ripartire più carichi di prima.

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