Baraldi, ad della Virtus, parla della squadra e del crollo di domenica contro Reggio: "Credo che non sia stato un’eccezione, ma un segno di continuità, magari non bella, ma reale, rispetto alla linea ondivaga di questo inizio di stagione. I fattori sono tanti e l’allenatore sta cercando equilibri, perchè una squadra con dieci titolari è diversa da una con meno uomini e rotazioni, poi la mancanza del pubblico si sente. Markovic per noi è un pilastro, ha avuto due coronavirus, diamogli tempo. Il roster è di livello, il coach pure, la società supporta i suoi uomini. La storia dei contratti non ci turba: per nostra scelta questi sono temi che si affrontano in primavera. Djordjevic era e resta al centro del progetto. L’Europa mi dà fiducia, lì abbiamo vinto e convinto. Oggi accettiamo di giocare in condizioni anomale, ma se i contagi dovessero risalire sarei per riflettere se non sia il caso di fermarsi e aspettare. Il 15% è un rimedio, ma di poca forza economica, e non tutti hanno la fortuna di avere un grande azionista come il nostro. I club che temono di non farcela li capisco."
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