Il Corriere di Bologna ci riporta le parole dell'ex difensore rossoblù, ora commentatore in tv, Massimo Paganin, in merito alla sfida di sabato tra l'Inter e il Bologna: “E' la conferma di quanto i rossoblù siano maturati come squadra, trovando una grande risposta al 2-0 iniziale. L'Inter probabilmente ha pagato le energie spese in Europa, ma il Bologna ha giocato una buona gara e sta trovando alternative valide nel suo percorso di crescita: Motta sta facendo da tempo un ottimo lavoro, fa giocare la squadra con un'identità precisa e questo aiuta anche quando si fronteggiano momenti difficili in partita. Mi avevano già colpito contro la Juventus , se finora hanno perso solo contro il Milan, peraltro quando la squadra era work in progress, un motivo c'è. Sabato il Bologna è stato brao a restare in partita sul piano mentale, a soffrire per poi reagire: succede quando in campo hai la sensazione di poter far male al tuo avversario ed è qualcosa che il Bologna ha maturato nelle prime giornate. Ndoye è un giocatore che ha strappo e gamba, Orsolini è recuperato, ci sono centrocampisti che portano gol e attacco allo spazio come Ferguson, che mi piace molto. Il 2-1 ha dato forza al Bologna, che ha subito accorciato le distanze: l'Inter non poteva tenere i ritmi che ha avuto contro il Benfica e ha un pò mollato ma è un pari strameritato sul campo, per identità e coesione. E' dura marcare un giocatore come Zirkzee, perchè è un giocatore atipico. Lo definirei un 9 e mezzo: ha la forza fisica del centravanti, ma anche grande qualità che usa spalle alla porta. E' un giocatore capace di sostenere da solo il peso dell'attacco, spesso si stacca dalla linea difensiva, la fa rompere e rifinisce per i compagni. Dopo la partenza di Arnautovic ha dimostrato di essere pronto e la responsabilità che il club gli ha dato lo ha fatto crescere ulteriormente. A volte, quando hai i giocatori importanti davanti, tendi a metterti un pò in disparte: con la titolarità, Zirkzee ha fatto emergere tutte le sue qualità. E vedendo gli atteggiamenti che ha in campo, dove non protesta mai, mi sembra anche uno con la testa sulle spalle: un vero valore aggiunto. Avevo avuto il modo di parlare con Motta dopo la Coppa Italia ed era preoccupato perchè c'erano alcuni partenti da rimpiazzare e c'era il bisogno di una rosa profonda, che è spesso il requisito fondamentale per fare buone stagioni. La squadra è stata aggiustata nel finale di mercato e sta emergendo la sua capacità di tirare fuori il meglio dal gruppo. Ripetere buone annate non è mai semplice, ma i segnali che sta dando sono buoni: a mio avviso è già pronto per una grande squadra. Calafiori lo avevo visto in Under 21: fisicamente è ben dotato, può ancora crescere sul piano calcistico ma ha ottime qualità e un jolly capace di giocare sia da terzino che da centrale. Il Bologna ha un'identità chiara: sa fare bene sia la fase difensiva che offensiva, con elementi di qualità come Saelemaekers e chiunque giochi sa cosa deve fare. E' un altro merito di Motta: non ha solo 11 titolari e non considera gli altri, ma sta facendo crescere tutti e sono cose che ti ritrovi quando c'è necessità. Aver fermato diverse big dà consapevolezza, fiducia e autostima. Ora non bisogna pensare di essere troppo bravi.Per arrivare ai piani alti bisognerà vincere le partite sulla carta più abbordabili: a quel punto non credo che Motta si tirerebbe indietro per aspirare a traguardi importanti, vivendo sempre una partita alla volta. E' stato scelto il tecnico giusto per sostituire una persona straordinaria come Sinisa Mihajlovic, ed è arrivato un dirigente con una visione di lungo termine come Sartori. Per i voli pindarici è presto, ma il supporto del pubblico è importante e dimostra che c'è grande carica".   

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