Va in archivio con tante positività la prima edizione di “Liberamente”, la Fiera del tempo libero, che ha ospitato due padiglioni, il 21 e 22, completamente dedicati allo sport, con 28 federazioni presenti e sei enti di promozione.

L'assise dei 50 presidenti delle federazioni sportive è stata aperta dalla vice presidente nazionale del CONI Silvia Salis (martellista come Ester Balassini, presidente FIDAL territoriale), che ha presentato il suo libro “La bambina più forte del mondo”. Visita a sorpresa, quella di Andrea Lucchetta, che, con la sua simpatia trascinante, ha portato qualche minuto di ricordi e risate.

Al centro dell'intervento di Andrea Vaccaro, vice presidente CONI e direttore della scuola regionale dello sport, la relazione di alcuni numeri interessanti che caratterizzano lo sport emiliano-romagnolo. Il dato principale riguarda la percentuale dei tesserati per le federazioni sportive in regione al 2019, quindi prima della pandemia, che è pari al 10,5%, un dato che non tiene conto delle discipline associate e degli enti di promozione e che quindi, quando si potranno unire anche questi numeri, si potrà ulteriormente alzare il numero di coloro che praticano attività agonistica. La provincia con il ricontro più alto è Rimini con il 15,2%, quella più bassa Reggio Emilia con l' 8,9%, mentre Bologna con il 9,2 è dietro a Ferrara (9,6) ma davanti a Forlì (8,8) e Modena (8,9). Sopra al 10% Parma (10,1), Ravenna (12,1) e Piacenza (12,7).

Alla fine del 2021 sono stati elaborati i numeri di tesserati, in qualche caso con importanti cali nelle ultime due stagioni. Il totale degli atleti allo scorso 31 dicembre è di 361570, di cui il 69,2% uomini e il 30,2% donne, ma con un trend in crescita di queste ultime del 3,4%. Diverso il discorso se si guarda la pratica sportiva in generale, con una media per la percentuale femminile del 37,7%, diversificata in maniera importante nelle singole province. Si va dal virtuoso 42,6% di Reggio Emilia anche se in calo del 1,3%, al 30,2% di Ravenna, anche in questo caso in calo del 3,5%. L'aumento maggiore di sport al femminile si ha a Bologna con il +5,8% e si raggiunge il 37,8%, seguita da Ferrara (+4,5%) che porta il dato estense al 41,9%, a Modena che registra un +3,9% per una percentuale totale del 41,3%. Vistoso calo a Rimini, con il -4,3% che abbassa la percentuale di sport al femminile al 32,3%, infine Forli-Cesena siamo al 33,9% (+1,9), Piacenza ad un ottimo 42% (+3,7) e Parma (38% (-0,6).

PREMIAZIONI

La mattinata si è conclusa con la premiazione da parte dei due Panathlon di Bologna (premiazione condotta dal V.P. del Panathlon Bologna 1957, Alberto Bortolotti), che hanno annunciato la possibilità che un percorso comune li riporti ad un'unica realtà, e da parte dell' ANSMes (ente benemerito del CONI che riunisce stelle d'oro e palme CONI)  dei partecipanti alle Olimpiadi. Ai due atleti Lorenzo Bilotti, frenatore del bob a quattro, faentino, e del pattinatore Matteo Guarise, riminese, si sono aggiunti gli skimen di biathlon di diverse nazioni, tutti di Frassinoro (MO), Federico Fontana e Giovanni Ferrari (USA), Gianluca Marcolini (Norvegia), Simone Biondini (Italia), presente con il padre, storica figura del fondismo appenninico. Lo slalomista Giuliano Razzoli era assente.

“E' stato approvato all'unanimità il bilancio di un anno di presidenza – ha detto al termine il presidente del CONI Emilia Romagna Andrea Dondi –. Questa esperienza in fiera ci ha portato a realizzare tre giorni di promozione gratuita di ogni tipo di specialità e fa parte di una delle nostre priorità, portare lo sport in mezzo alla gente. Mi raccomando a tutti di segnalarci gli eventi che vengono fatti e chiedo alle federazioni la presenza agli incontri che organizziamo”.

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