Con l'infortunio di Lucumi, il Bologna ha potuto scoprire una delle più belle sorprese di questo avvio di campionato: Riccardo Calafiori. Il giovane difensore classe 2002 cresciuto nel vivaio della Roma ha dimostrato grande affidabilità come difensore centrale: personalità, abilità palla al piede, anticipo e concentrazione. Prestazioni solide quelle contro Monza, Empoli e soprattutto Inter, che gli sono valse la convocazione con la nazionale italiana under 21, ecco le sue parole direttamente dal ritiro in preparazione al match di martedì 17 contro la Norvegia.

Sul ruolo di difensore centrale:Ho già ricoperto questo ruolo lo scorso anno in Svizzera, ma in una difesa a tre. Ora sto facendo il centrale, ma a quattro, e mi trovo benissimo”.

Su Thiago Motta:Chiede a chi fa questo ruolo di non aver paura di giocare la palla, di non buttarla, di essere sempre aggressivo”.

Emozioni per il ritorno in nazionale:Ho sempre fatto parte del giro delle Nazionali giovanili ed è sempre stata una bellissima emozione. Ha un'importanza diversa rispetto al club, credo di essermi meritato la Nazionale e cerco di rimanerci”.

Tante esperienze con diversi allenatori:Con Fonseca ho esordito, Mourinho mi ha forgiato dal punto di vista caratteriale, con Thiago Motta ho provato cose che tatticamente non avevo mai visto. Alleniamo la solidità difensiva e in partita si vede: è il segnale di una squadra unita. Nunziata lo avevo già avuto nelle Nazionali giovanili, mi ha fatto piacere ritrovarlo”.

Prima la svizzera, ora il ritorno in Serie A:Quella in Svizzera è stata un'esperienza fondamentale per la mia crescita calcistica e personale. Una scelta che rifarei, perché mi ha permesso di avere continuità: cerco sempre di andare in squadre in cui posso avere spazio. Anche in estate ho saputo dell'interesse di club magari più blasonati, ma magari sarei andato a fare la metà delle partite. Ho scelto Bologna, ho firmato per quattro anni e sono contentissimo di giocare per il Bologna”.

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