Con la sconfitta dell’altro ieri sera contro l’Ofi Creta si archivia il precampionato dei rossoblù. Per questo è possibile effettuare un primo bilancio: cosa funziona e cosa ancora no
La sconfitta casalinga per 2-4 contro l‘Ofi Creta ha difatti chiuso il sipario sul precampionato del Bologna. Quest’ultimo è stato sicuramente caratterizzato da diversi alti e bassi, che andranno inevitabilmente analizzati in vista del debutto dell’Olimpico contro la Roma del prossimo 23 Agosto. Uno scontro diretto a cui bisognerà arrivare pronti riducendo all’osso gli errori. Andiamo quindi ad effettuare un bilancio di questa preseason, soffermandoci su cosa ha funzionato e su cosa no.
Orsolini, Odgaard e Immobile sugli scudi: difesa da rivedere
Passano gli anni e le stagioni, ma il punto di riferimento dei felsinei rimane sempre l’attaccante esterno con il 7 sulle spalle: Riccardo Orsolini. Il leader dei rossoblù ha iniziato la stagione così come l’aveva finita; anche quest’anno si ripartirà da lui. Le sue qualità non sono mai state in dubbio e verosimilmente la società lavorerà per regalare al classe 1997 un meritato prolungamento di contratto (fino al 2029).
Intorno a Ciro Immobile aleggiava una certa curiosità, mista a qualche perplessità, ma nel corso di questa preseason il bomber di Torre Annunziata ha dimostrato di poter dire la sua, segnando diverse reti e mostrandosi ben integrato nel collettivo facendosi vedere diversi movimenti già collaudati. Nello specifico nell’ultimo match, solamente i guizzi di Christogeorgos hanno negato all’attaccante la gioia del gol. Tuttavia nel corso di queste settimane è apparso tra i più i vispi della rosa di Vincenzo Italiano.

Dopo un periodo post operatorio decisamente complicato, è tornato a pieno regime anche Jens Odgaard, ago della bilancia del sistema di gioco dei ragazzi di Italiano. Gran parte delle azioni passa dai suoi piedi e geometrie, è quindi quasi ridondante ribadire la sua importanza nello scacchiere. Nel match contro l’Ofi Creta il danese classe 1999 ha ritrovato anche la via della rete dopo un ottima azione personale di Nicolò Cambiaghi, ancora una volta pimpante sull’out di sinistra. Più in generale a far ben sperare in vista dell’esordio di Roma, c’è una fase offensiva ben rodata. La manovra, seppur abbia bisogno di maggiore pulizia tecnica, rimane comunque efficace e le reti realizzate ne sono l’emblema. D’altro canto il tecnico deve fare i conti con un campanello d’allarme suonato nelle ultime settimane.
La difesa deve ritrovare certezze: il punto
La cessione di Beukema al Napoli ha sicuramente lasciato una lacuna, colmata in parte con l’arrivo di Martin Vitik dallo Sparta Praga. Dopo una prestazione convincente, con gol annesso contro lo Stoccarda, il centrale è apparso meno solido e più distratto. Più in generale però è la fase difensiva a non convincere del tutto, e il numero dei gol presi lo testimoniano (10 nelle ultime 5 uscite). Sicuramente servirà del tempo per collaudare bene i movimenti senza il difensore olandese, d’altro canto però l’esordio si avvicina e certi cali di tensione e buchi difensivi vanno assolutamente eliminati.
Le perplessità aumentano in vista dell’esordio anche per lo stato di emergenza del reparto, visto che a Roma mancheranno Miranda per squalifica e Holm per infortunio. Il tecnico ieri ha “strigliato” i suoi, invitandoli ad assere più umili ed evitare errori grossolani: “La partita è stata dai due volti: nel primo tempo siamo stati perfetti, poi nella ripresa troppo superficiali. Appena abbassiamo la guardia diventiamo vulnerabili e rischiamo di prendere gol in ogni palla. Tra il caldo e i carichi di lavoro, se non affronti queste partite con la massima concentrazione succede questo”. Italiano ha dunque poco meno di una settimana per ultimare la fase difensiva in vista dello scontro diretto contro la nuova Roma di Gasperini.