Saputo lo ha sempre detto: l’obiettivo del Bologna sul mercato è quello di migliorare in modo sostenibile e mai come quest’estate si è lavorato in questa direzione
Il Bologna doveva produrre un rientro economico e così è stato: secondo quanto riportato dal Corriere di Bologna, al netto di bonus e percentuali, il club felsineo ha registrato un +26 milioni.
È un dato superiore anche a quello di un anno fa, complici le percentuali di rivendita di Bayern e Basilea sottratte dalle cessioni di Zirkzee e Calafiori la scorsa estate. Quest’anno i 26 milioni di euro sono puliti e, anzi, il conto potrebbe aumentare con bonus e clausole di rivendita.
Come se non bastasse, non sono mancati gli acquisti: il bilancio resta in positivo nonostante più di 50 milioni spesi.
Bologna, Saputo sorride: il mercato è sostenibile
Il record della gestione Saputo è stato agevolato dagli incassi di Beukema e Ndoye: 70 milioni di euro, 30 dal Napoli (+3 di bonus) e 40 dal Nottingham Forest (+5 di bonus e 10% sulla rivendita). Ai due big si aggiungono le cessioni di Erlic (5 milioni) e altri 4,5 milioni guadagnati da affari secondari: Urbanski, Cangiano e Baldursson.
Tra un anno, poi, salvo imprevisti scatteranno i riscatti di Posch al Como e Aebischer al Pisa, per un totale di circa 10 milioni, da cui detrarre i 5 da dare al Milan per il riscatto di Pobega. Soldi, questi, fuori dai conti di quest’estate.
Per 79,5 milioni di euro incassati, ce ne sono 53,3 spesi: l’acquisto più oneroso è stato Jonathan Rowe, giocatore più costoso nella storia del club (17,5 milioni più 2 di bonus e il 10% sulla futura rivendita).
Seguono Vitik (13 milioni più 2 di bonus), Zortea, Heggem (entrambi a 7,5 milioni) e Casale (riscattato per 7 milioni). Operazioni importanti, ma futuribili: pieni colpi in stile Sartori.

Ma il Bologna convince davvero?
La risposta è sì, il Bologna convince. Aver perso Beukema e Ndoye non sembra di certo un miglioramento, ma Sartori e Di Vaio hanno lavorato in maniera eccelsa come loro solito, portando sotto le Due Torri due sostituti di spessore come Vitik e Rowe.
La rosa è stata rinforzata con l’energia di Zortea ed Heggem, senza dimenticare Bernardeschi e Immobile, colpi a zero, capaci di alzare l’asticella grazie alla loro esperienza.
In tutto questo, il club è riuscito a mantenere una buona profondità della rosa, trattenendo pezzi pregiati come Castro, Lucumí e Fabbian, protagonisti di molte voci di mercato.