Dopo diverse panchina e problemi fisici nella passata stagione, Calafiori si sta confermando come uno dei migliori difensori della Premier League.
Nel giro di un solo anno Riccardo Calafiori ha fatto innamorare tutta Bologna, sia per il suo look da giocatori di altri tempi che per le sue enormi qualità difensive.
Il giocatore era arrivato sotto le due torri dopo l’esperienza in Svizzera al Basilea e nel giro di pochi mesi aveva dimostrato enormi miglioramenti rispetto all’avventura con la Roma.
Da idolo di Bologna a certezza internazionale: l’evoluzione di Calafiori
Sotto la guida di Thiago Motta, Calafiori è diventato nel giro di pochi mesi uno dei migliori difensori della Serie A. Sia in fase difensiva che offensiva è sempre stato una certezza e a consacrarlo definitivamente c’è stato anche l’Europeo nel 2024 in Germania.
Nonostante la sfortunata spedizione azzurra, Calafiori con le prestazioni contro Albania, Spagna e Croazia ha convinto tutti, regalando anche l’assist decisivo a Zaccagni per il passaggio del turno contro la formazione di Dalic. Da lì in poi è arrivata la chiamata dell’Arsenal di Arteta che per lui ha sborsato una cifra molto importante per un giocatore di 22 anni.
Gli inglesi sono riusciti a battere la concorrenza della Juventus di Motta, l’Italo-brasiliano voleva subito ripartire da lui nell’avventura a Torino. Dopo un primo anno di passaggio, ora Calafiori è un vero proprio insostituibile dell’Arsenal, oltre che essere un titolare fisso dell’Italia di Gattuso.

Calafiori, i numeri del difensore in Inghilterra
All‘Arsenal Calafiori ha collezionato 7 presenze totali in Premier League sempre da titolare con un gol e due assist, dei numeri quasi da centrocampista più che terzino. Rispetto alla scorsa annata, il classe 2002 sta trovando più spazio ed è già quasi arrivato a metà delle 19 presenze complessive in Premier nella passata stagione con i Gunners.
Quello che è certo e che Arteta ora vede in lui un vero e proprio insostituibile nel suo gioco. Calafiori, intanto, non dimentica il suo passato a Bologna e quando può viene a ritrovare i suoi ex compagni, come è successo la scorsa domenica contro il Pisa al Dall’Ara.