Bologna squadra da vertice: ma c’è un dato che preoccupa non poco

Il Bologna ha numeri di squadra da vertice: trend positivo per il club che ha iniziato al tour de force di sette gare in 22 giorni. C’è però un grave problema

La “ventuno giorni pasionaria” del Bologna si apre con la prima vittoria esterna maturata sul campo del Cagliari del giovane allenatore Pisacane. Due a zero il risultato a favore dei rossoblu felsinei che – fortunatamente – sono arrivati a questo appuntamento con la rosa quasi al completo che ha permesso a mister di Italiano di far ruotare adeguatamente i suoi giocatori.

La partita di Cagliari permette al Bologna (13 punti) si riprendersi un posto al sole, scavalcare Como (12) e Juventus (12) e mantenere a distanza la diretta avversaria Atalanta (11) e – perché no – la matricola Sassuolo (10), che silenziosamente si è affacciata nella parte sinistra della classifica dopo il terzo risultato utile consecutivo (2 vittorie, 1 pareggio).

La testa se la gode il Milan e a seguire il trittico Inter, Napoli e Roma. La curiosità, al momento poco indicativa, che il Milan non è impegnata nelle coppe, proprio come il Napoli scudettato della scorsa stagione.

Bologna, che numeri: squadra da vertice

Al di là della classifica corta i numeri del Bologna – mi sia permesso dire – sono da squadra di vertice. Trovarsi a 3 punti dalla capolista non è da poco. Infatti, la vittoria sulla squadra cagliaritana mette in evidenza la maturazione di questo gruppo – coeso e battagliero – che si permette di dominare il match di una squadra quadrata che in casa concede davvero poco: un punto alla Fiorentina e tre all’Inter prima dell’approdo del Bologna.

I calciatori del Bologna esultano dopo un gol
Bologna, che numeri: squadra da vertice (Ansa Foto) – BolognaSportnews

La soddisfazione di Italiano è doppia poiché temeva l’avversario “capace di ribaltare spesso l’azione”, cosa che ha fatto in più occasioni. In fin dei conti i felsinei hanno concesso pochissime occasioni all’avversario, tant’è che il portiere Ravaglia – ottimo esordio stagionale – è stato impegnato solo in un paio di occasioni, neutralizzando prima il contropiede di Folorunsho e poi la sortita solitaria in area di Felici.

Tre tiri in porta dei sardi a differenza dei sette (su dieci complessivi) fatti da Ferguson e soci: realizzazioni di Holm (assist di testa di Odgaard su angolo di Bernardeschi) e di toc toc Orsolini (quinto gol in campionato e attuale capocannoniere) su assist di Dominguez. Le altre occasioni portano la firma di Ferguson, Bernardeschi (bordata da campione sventata da Caprile in angolo), Odgaard e Pobega.

Attacco e difesa super: prossimi impegni con ottimismo

Il Bologna è a 4 risultati utili consecutivi fra campionato e coppa (due vittorie senza prendere gol e altrettanti pareggi, in tutto 9 gol realizzati e 3 subiti), viceversa se consideriamo solo il campionato siamo al quarto risultato senza perdere. Complessivamente il trend di queste prime sette giornate è notevole, 13 punti frutto di 4 vittorie, 1 pareggio, 2 sconfitte, 11 gol realizzati e 5 subiti, vale a dire terzo attacco della categoria insieme a Milan e Atalanta, terza miglior difesa parimenti a Atalanta e Como.

Un bell’andare che ci proietta con ottimismo ai prossimi ed insidiosi impegni prima della seconda pausa stagionale a favore delle Nazionali. Trasferta di giovedì 23 ottobre a Bucarest per l’Europa League e derby in casa con la Viola domenica 26. Senza tralasciare gli altri match che si giocheranno ogni tre giorni: in casa con il Torino, in trasferta a Parma prima del Brann in Europa sotto la Torre di Maratona. La “ventuno giorni” si chiude in casa contro il Napoli per poi lasciare spazio alle Nazionali.

Non solo il Bologna: troppi infortunati in Serie A

Inciso sugli infortunati in casa Bologna: recente il rientro di Sulemana (darà respiro a Freuler), mentre attendiamo con ansia quello di Ciro Immobile, ancora alle prese con un lavoro differenziato per recuperare la lesione al retto femorale destro subito alla prima giornata di campionato.

Ad oggi i giocatori fermati per infortunio sono cinque: parliamo in tutto di 24 assenze: Casale 5 turni, Holm 3, Sulemana 6, Pobega 3, Immobile 7. A questi si sommano le assenze in sede di preparazione di Dallinga e Odgaard (entrambi per post intervento di sport-hernia) e di Bernardeschi per un trauma distorsivo.

Ciro Immobile infortunatosi contro la Roma
Non solo il Bologna: troppi infortunati in Serie A (Ansa Foto) – BolognaSportnews

Tuttavia, non è solo il Bologna ad essere stato colpito dagli infortuni, ma tutta la Serie A che conta il numero provvisorio di 78, escludendo l’ultima giornata. A tal proposito è d’obbligo una considerazione sui numerosi impegni a cui sono sottoposti i nostri tesserati.

Si sa, i calendari dei campionati europei sono saturi, peraltro disarmonici fra loro, ma nulla si fa per porre rimedio. Si blatera, si annuisce, si va avanti. Bastano le rose ampie a risolvere il problema? Lo dubito fortemente. Per rimanere sull’orticello di casa nostra, prendo per esempio gli impegni dei rossoblu nella passata stagione; fra campionato, Champions League e Coppa Italia sono stati 51, al netto delle amichevoli pre-campionato.

L’Inter, per completare il concetto, ha giocato 63 partite senza arrivare in fondo a tutte le competizioni. In generale, in questa prima pausa di campionato i tesserati sottoposti ad un surplus lavorativo in giro per il mondo, solo in Serie A sono stati ben 102. Questo significato che lo stress psico-fisico a cui è sottoposto un atleta professionista è molto alto. Una riflessione è quanto meno dovuta.

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