La ricetta del successo del Bologna di Italiano. Il commento nel nostro editoriale
Lungi da me riportare a galla vecchi fantasmi, ma sono più che certo che ricorderete quando al tempo il vostro insegnante di matematica vi spiegò la proprietà commutativa. La risposta, per quante volte l’avete sentita, probabilmente l’avrete ormai imparata per osmosi, ma se non l’avete ancora capita, nessun problema, vi rendo la vita più semplice: basta accendere la televisione e vedere giocare il Bologna di Vincenzo Italiano.
Il Bologna vola: la ricetta del successo della formazione di Italiano
Traslando la definizione della proprietà (“cambiando l’ordine degli addendi il risultato non cambia“) al mondo del calcio è immediato il riferimento al Bologna, tanto da avermi suggerito il titolo di questo editoriale. E’ infatti lapalissiano che a prescindere dagli interpreti messi in campo dal tecnico, gli emiliani non perdono la propria identità e non cambiano neanche i risultati. E’ sostanzialmente questo il manifesto della squadra di Vincenzo Italiano, in rampa di lancio in Italia e in Europa.

Lo chef Italiano ha preparato una ricetta da leccarsi i baffi, trasformando il Bologna in un ristorante stellato e il conto da pagare (per gli avversari) è sicuramente salato. La forza del gruppo, sempre e comunque…. al di là di chi scende in campo: l’ennesimo esempio lo abbiamo visto al Bluenergy Stadium di Udine. I rossoblù senza sette “titolari” vincono e convincono contro la formazione di Runjaic, senza mai perdere la bussola e continuando a esprimere il proprio calcio, improntato su pressing, verticalità e movimento. Il risultato è una sinfonia bellissima che i tifosi rossoblù auspicano di non smettere mai di sentire.
Un’altra vittoria manifesto della proposta di gioco del tecnico proietta i felsinei nelle primissime posizioni di classifica e fa sognare una città intera. I rossoblù rappresentano un modello e un esempio da seguire; troppo spesso infatti abbiamo visto squadre cambiare rendimento e risultati in base agli interpreti in campo, situazione totalmente diversa rispetto a quella che si sta vivendo sotto i Portici, anche grazie all’oculato turnover di mister Vincenzo Italiano, che ha portato quasi tutti gli effettivi allo stesso livello e al centro del progetto. Il risultato è una sequela di record senza precedenti.
ll Bologna dei record
L’incipit di stagione per il Bologna è stato senza ombra di dubbio sensazionale: 24 punti in dodici giornate, un gioco esaltante e una difesa quasi imperforabile. Grazie a questi numeri i rossoblù occupano le zone nobili di classifica e sognano ad occhi aperti, una nuova qualificazione europea.
Oltre a ciò gli uomini di Vincenzo Italiano hanno realizzato ben 21 gol in questo campionato, superando così il precedente record nell’era dei tre punti a vittoria dei campionati 1996-1997 e 1997-1998 (20). I risultati dell’ultimo periodo stanno spingendo anche a fare conclusioni (affrettate a mio modo di vedere) su un possibile scudetto. Chiaro che la città sogni e viva con trepidante attesa l’idea di poter tornare sul tetto d’Italia a distanza di più di sessant’anni dall’ultima volta, tuttavia per il momento bisogna tenere i piedi ben saldi a terra e continuare a lavorare, poi si tireranno le somme. Tuttavia è altrettanto vero che nulla è impossibile e il successo dello scorso anno lo ha dimostrato…





