Il tempo corre e le cose cambiano: la storia di Nikola Moro

L’elevato rendimento del centrocampista croato potrebbe cambiare le gerarchie nel reparto. Il numero sei è in rampa di lancio

Come scrisse Virgilio nelle Georgiche “tempus fugit“, comunemente tradotto con il tempo vola; di questo monito sembra aver fatto tesoro Nikola Moro. Infatti soprattutto nella vita di un calciatore, di pari passo con il tempo, corrono anche i giudizi, quasi inesorabili, anche per questo ogni occasione diventa preziosa per mettere in mostra il proprio talento. Ed è proprio questa la storia del centrocampista croato.

Il centrocampista croato è in rampa di lancio. Il rendimento parla chiaro e adesso possono cambiare le gerarchie

Infatti il numero sei dei rossoblù, seppur sia sempre stato impiegato con regolarità e inserito pienamente nelle rotazioni del tecnico Vincenzo Italiano, in questo inizio di stagione ha alzato il livello venendo impiegato con maggiore continuità, anche prima dell’infortunio di Freuler.

Nikola Moro in azione
Il centrocampista croato è in rampa di lancio. Il rendimento parla chiaro e adesso possono cambiare le gerarchie. Bologna Sport News (Photo by Emmanuele Ciancaglini/Getty Images Via OneFootball)

Il rendimento altalenante iniziale di Ferguson (ora nuovamente in crescita) ha sicuramente agevolato l’ascesa di Nikola Moro, in gol anche contro il Pisa. Le sue geometrie stanno risultando fondamentali per aiutare la squadra ad uscire dal pressing, come successo anche in occasione del primo gol contro l’Udinese. Normale dunque che Italiano continui a fare affidamento sul classe 1998 croato con una certa regolarità.

Non è dunque da escludere che anche con il rientro di Freuler dall’infortunio, Moro possa ritagliarsi con la stessa frequenza un posto nell’undici titolare. Emblematico in questo senso quanto detto da Italiano nella conferenza stampa post partita sul proprio centrocampista: un vero attestato di stima, ma non solo.

Le parole di Vincenzo Italiano su Nikola Moro

Il tecnico degli emiliani si esprime così sul numero sei rossoblù dopo il successo contro l’Udinese: “Non mi sento il miglior allenatore d’Italia, ma sono felice di allenare questi ragazzi. Nel momento in cui tutti rispondono presente come oggi, si possono ottenere risultati pesanti. Moro ha grandissimi margini di miglioramento e per me può dare ancora tantissimo. Ricordiamoci che è un nazionale croato ed è un giocatore di livello assoluto. Oggi mi ha reso felice perché nel secondo gol si è ricordato di una cosa provata in settimana in allenamento e l’ha eseguita magistralmente”

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