Tanta grinta e volontà in Eurolega per la Virtus. Soltanto sfiorato il colpo contro i campioni in carica del Fenerbahce, Ivanovic sa dove migliorare la squadra.
Un testa a testa sempre in bilico quello che è andato in scena ieri sera all’Ülker Sports Arena di Istanbul. Per le Vu nere è stata una trasferta importante che avrebbe potuto costituire il punto di svolta nella massima competizione europea della palla a spicchi. E invece niente da fare, il risultato resta in bilico fino all’ultimo quarto, ma nonostante gli sforzi dei ragazzi di coach Ivanovic, il risultato termina in favore dei padroni di casa.
Tanto ritmo non basta, la Virtus si piega

L’italiano del Fenerbahce ed ex-NBA Nick Melli ci mette il suo, esaltandosi sul finale con i due giocate decisive. Prima il tap-in a rimbalzo – che la Virtus ha sempre faticato a difendere – poi inducendo Pajola in un fallo che fa uscire i turchi dal tunnel. Nonostante ciò, il ritmo della gara nella prima metà lo fa per di più la Virtus conquistando il primo quarto per 15-17 ed uscendo a metà gara sul +1.
Nella prima metà della partita si vede una Virtus veloce e fluida che mette in difficoltà i campioni in carica facendo leva sull’arma che Ivanovic ha sempre dato in dote ai suoi atleti: la difesa. Il buon ritmo difensivo da parte di Jallow e Pajola (recuperato dal dolore al ginocchio procurato in campionato) non sono bastati però nella seconda parte del match a coprire le assenze di Taylor e soprattutto Smailagic.
Cosa è mancato alla Virtus

Le Vu nere pagano la mancanza di esperienza e talento giusto per gestire queste situazioni. Uno che manca più di tutti è l’uomo cardine Carsen Edwards, a secco di triple e con il record di solo 1/10 nei primi 20′. Nella seconda metà di partita lo statunitense Wade Baldwin riaccende il Fenerbahce con 11 punti, e segna la svolta decisiva nel match. La Virtus insegue ma non basta, e il match finisce 64-62 per i turchi.
Al centro delle indagini, Ivanovic ha un indizio che spiega il crollo dei suoi ragazzi. Per il coach montenegrino la condanna della Virtus sono state le tante, troppe, palle perse. Ben 16, che hanno rovinato la possibile fuga della squadra di Bologna.
Ivanovic lascia aperto uno spiraglio di fiducia e guarda il lato positivo: “È stata una partita molto tirata, ma abbiamo lottato, siamo stati lì. Dobbiamo crescere”. Il coach avversario, Sarunas Jasikevicius, ha interpretato la partita dicendo: “Ci aspettavamo una partita molto difficile. È venuta fuori una partita difficile e brutta. Eravamo anche stanchi”. Poi ha riconosciuto buona parte del merito all’italiano Nicolò Melli, attore chiave per la squadra.
SOS trasferta: Virtus in allarme
Continua così la crisi della Virtus nelle partite in trasferta. Vincere lontani dal Paladozza sembra ormai essere diventato un tabù. 7 sconfitte in 8 trasferte in Eurolega. L’unico successo contro i francesi del Lyon risale al 17 ottobre. Adesso la squadra di Ivanovic avrà una decina di giorni per scrollarsi di dosso la delusione di ieri e concentrarsi in vista del match casalingo con il Dubai.
La classifica di Eurolega resta in attesa dei match di stasera. Intanto le Vu nere, al 12° posto, restano appese alle speranze di qualificazione con i loro 12 punti in 13 partite. Il record segna 6 vinte e 7 perse. Contro il Dubai la Virtus vorrà iniziare ad invertire questa tendenza.





