Tira aria preoccupante in casa Bologna, tra la consapevolezza di una squadra non ancora rodata alla perfezione e la tensione che si percepisce per l’imminente debutto nella prossima UEFA Champions League.
È successo e sta succedendo tutto molto di fretta in terra emiliana, perché da maggio a oggi ne sono successe di tutti i colori.
Si è passati da una sensazione di gioia assoluta, con il quinto posto in classifica guadagnato attraverso un bel calcio e il pass staccato per la più grande competizione europea, per poi incappare in una serie di eventi veramente poco incoraggianti.
Sì, perché prima lascia il comandante, Thiago Motta, poi lo imitano i due baluardi dell’impresa 23/24, Calafiori e Zirkzee.
Da qui inizia la sfida della dirigenza, quella di costruire una rosa degna di calpestare suoli proibiti ai deboli, come Anfield o il Da Luz, trovando al contempo il giusto equilibrio tra l’economico e il produttivo.
Obiettivo non semplice da raggiungere, considerando gli innumerevoli guai fisici che hanno colpito i protagonisti rossoblù nelle recenti settimane (citiamo Cambiaghi su tutti).
La società è stata così costretta ad intervenire in maniera decisa sul mercato, assicurandosi giocatori di un certo peso specifico poco prima della conclusione della finestra estiva.
In tutto questo va aggiunto che le prime gare ufficiali non sono state di gradimento per tifosi e addetti ai lavori, tra prestazioni e risultati altamente insufficienti.
Per via di tutte queste vicissitudini, di tempo effettivo per pensare ad altro non ce n’è stato.
Come riporta Il Resto del Carlino, tra le situazioni da tenere sotto controllo vi sono senz’altro quelle che riguardano gli uomini in scadenza, sia in campo che non.
Tra i calciatori, è da evidenziare il termine del contratto di Michel Aebischer previsto nel 2026.
La società ha in mente di procedere con il prolungamento, dando però precedenza ad altre delicate realtà.
Sia Corazza che Urbanski, infatti, hanno la scadenza fissata per l’anno prossimo, con il polacco che ha però l’opzione fino al 2026.
Per entrambi la società si sta attivando.
Il problema maggiore, però, riguarda proprio quella dirigenza che dovrebbe occuparsi dei casi prima citati.
Infatti, sia il responsabile dell’area tecnica Giovanni Sartori che il direttore sportivo Marco Di Vaio hanno a loro volta il contratto che scadrà nel giugno del 2025, cioè tra meno di un anno.
L’impressione generale è che possa essere trovato un accordo nel breve, non prima però di un vertice tra il presidente Saputo e l’amministratore delegato Fenucci previsto nei prossimi giorni.
Difficile tuttavia pensare che l’avvio maldestro di campionato abbia fatto vacillare i piani alti in merito alla permanenza dei due uomini-mercato.
Ad ogni modo, seguiranno aggiornamenti.
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