Gyorgy Garics, ex giocatore del Bologna, ha parlato del momento dei rossoblù in un'intervista all'edizione odierna del Resto del Carlino. Di seguito le sue dichiarazioni.

Sul Bologna: “Oggi la squadra paga dazio una situazione che viene da lontano. I problemi del Bologna nascono nel girone di ritorno dello scorso campionato, quando Mihajlovic, pur dando il massimo nella condizione complicata di salute in cui si trovava, non è riuscito a incidere come avrebbe voluto su questo gruppo”.

Thiago Motta: “Non sarebbe stato facile per nessuno subentrare in questa situazione. Nel caso di Motta parliamo di un allenatore giovane che anche se ha alle spalle una carriera da grande calciatore non ha ancora l'esperienza per affrontare tutte le situazioni con cui deve fare i conti un allenatore. Ciò non significa che non possa fare bene, ma penso anch'io che sia giusto dargli un po' di tempo”.

Su Arnautovic: “Non credo che si sia dimenticato di come si fa a segnare. Le sei reti sono merito suo, ma ci metto dentro anche il lavoro dei compagni. Il trasferimento a Manchester? Era un'opportunità unica e sarebbe stata la ciliegina sulla torta della carriera: ma non si sono determinate le condizioni e lui è rimasto a Bologna motivatissimo. Questa situazione la vive male: nel senso che lui soffre molto quando le cose non vanno come vorrebbe. Non è il tipo di calciatore che una volta assicuratosi un ingaggio importante se ne frega. Anzi: lui si fa carico di tutti i problemi. Quindi oggi soffre, ma posso tranquillizzare i tifosi: Marko non molla di un centimetro. Lo conosco da quindici anni e so che per fargli perdere la voglia di combattere ce ne vuole”.

Sul rischio retrocessione: “Siamo solo alla nona giornata. Il miglior anno a Bologna l'ho fatto nella stagione dei 51 punti, quella che era cominciata con l'esonero di Bisoli. Certo, quel Bologna era forte in ogni reparto e aveva scelto un allenatore, Pioli, che poi si è visto che carriera ha avuto. Il Bologna ha tutto per rimettersi in carreggiata: e penso sia alla proprietà che ai dirigenti. Proprio partendo da questo presupposto dico che retrocedere sarebbe un fallimento dalla a alla zeta e a quel punto sarebbe giusto che chi comanda non si facesse più vedere”.

Sulla partita contro il Napoli: “Il Napoli ancora una volta ha fatto le mosse giuste e ha preso un allenatore che è un maestro di calcio. Giocare contro la Roma di Spalletti era uno spettacolo anche per noi avversari: il suo Napoli oggi è una macchina perfetta. Il Bologna domenica deve stare sul pezzo e non regalare nulla: anche restare in partita e perdere con un divario minimo, quando l'avversario è più forte, oggi ha un senso”.

 

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