Il Bologna a nove gare dal termine del campionato di Serie A è in piena zona Champions League, in attesa di conoscere se saranno 4 o 5 le squadre italiane che potranno partecipare alla massima competizione europea. Di questo ha parlato ai microfoni della Gazzetta dello Sport Andrea Stramaccioni. Di seguito le sue parole in merito.
Roma e Bologna sono due candidati forti a un posto nella prossima Champions League, ma la corsa per me è ancora aperta anche ad altri. I giallorossi nelle prossime 7 gare hanno 5 scontri diretti, fra cui proprio quello con il Bologna all’Olimpico, più la sentitissima doppia sfida europea contro il Milan. I rossoblù hanno forse a loro favore un calendario migliore, con 3 scontri diretti e soprattutto l’assenza di impegni extra campionato, che consentirà a Thiago Motta di lavorare al 100% in settimana… Ma occhio perché ha perso Zirkzee.
Tanto, tantissimo secondo me. In campionato, prima della vittoria di Empoli, senza Zirkzee il Bologna aveva perso a Cagliari e pareggiato a Lecce, dopo aver trovato il vantaggio proprio durante i 32 minuti in cui l’olandese era subentrato dalla panchina. Abbiamo visto nell’ultimo turno che difficoltà abbia avuto la squadra di Motta a trovare la via del gol, seppure meritando secondo me anche prima della rete nel finale di Fabbian. Nelle gare da qui alla fine servirà anche tanta personalità e Joshua ne ha a bizzeffe: averlo o no fa tutta la differenza del mondo.
Quella giallorossa è una rosa allestita per reggere su entrambi i fronti e non a caso è arrivata in fondo alle competizioni europee negli ultimi due anni. Il derby col Milan però, sarà particolarmente dispendioso, sia a livello fisico che mentale. Giocarlo, in ottica campionato, non è un vantaggio. Ma va anche detto che battere i rossoneri potrebbe portare un “boost” psicologico enorme ai ragazzi di Daniele De Rossi.
La Roma ha valori assoluti più alti, ma il Bologna è stato strepitoso sinora, ribaltando i pronostici. Tra i giallorossi Pellegrini sta giocando in modo eccezionale, ma decisive saranno le prestazioni della coppia Lukaku-Dybala. Mentre in attesa del ritorno di Zirkzee il Bologna deve sperare nella finalizzazione di Ferguson e degli esterni offensivi. Anche se il vero valore aggiunto dei rossoblù è un altro.
La forza di un presidente come Saputo, in grado di capire che i primi top di una squadra moderna sono coloro che l’allestiscono e la gestiscono. Io considero Giovanni Sartori a tutti gli effetti un top player, il primo artefice silenzioso di questi incredibili risultati. Poi i meriti di Thiago sono enormi, la sua filosofia di gioco contagiante e in grado di valorizzare tutto il gruppo come nessuno in Serie A oggi. L’esplosione di Ferguson, l’intuizione di Calafiori, il gioco palleggiato contro chiunque senza timori reverenziali, che rende Zirkzee uno dei migliori “falsi nove” d’Europa… Ora arriva la parte più difficile, che non cambierà nulla del lavoro fatto, ma potrebbe far entrare questo gruppo e i loro timonieri nella storia rossoblù.
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