A due giorni dalla gara valevole per la seconda giornata di Serie A tra Napoli e Bologna, in programma domenica 25, alle ore 20:45, allo stadio Diego Armando Maradona di Fuorigrotta, è intervenuto il tecnico del Napoli Antonio Conte. L’allenatore salentino ha parlato così ai microfoni della sala stampa del Training Center di Castel Volturno.
La scorsa settimana mi avete fatto solo domande di mercato e nessuna sul Verona. Riguardo alla voce mercato dovete chiedere al club e a chi fa mercato. Io voglio parlare solo della partita con il Bologna.
Abbiamo giocato due partite nella stessa. Nel primo tempo il Napoli ha fatto il Napoli, non ci hanno mai tirato in porta. Nel secondo tempo c’è stata una partita totalmente diversa in cui sembrava di essere tornati all’anno scorso. Quella seconda frazione ha risvegliato vecchi scheletri ed è inevitabile che a fine partita eravamo tutti delusi per quello che abbiamo proposto, anche in rapporto al lavoro che facciamo quotidianamente in campo. Fare un secondo tempo come quello di Verona ha riportato a galla vecchi fantasmi del passato che sinceramente pensavo che fossero superati. Posso solo dire che ho basato la ricostruzione del Napoli su un gruppo di 10-12 giocatori che sono qui da un bel po’ e hanno scritto una pagina importante di storia del Napoli e sono ragazzi super per bene: li vedi allenarsi e c’è veramente da dire poco perché sono responsabili, si applicano, hanno voglia. Noi questa settimana stiamo lavorando bene, come abbiamo fatto anche in precedenza, quindi come noi lavoriamo non mi desta preoccupazione. Mi ha fatto piacere vedere che hanno preso coscienza di quanto è successo e loro sono i primi a non voler ripetere determinate situazioni. Io da parte loro ho grandissima disponibilità. So di avere uno zoccolo duro con dei professionisti che hanno a cuore Napoli: io mi affido totalmente a loro come loro si affidano a me. Ho piena fiducia da parte loro e su di loro, ma questa non la avverto da parte dell’ambiente e della stampa. Essere uniti è la base importante su cui lavorare per far tornare grande il Napoli.
Il Bologna è sicuramente un’ottima squadra che l’anno scorso è finita in Champions League, arrivando 15 punti in classifica sopra di noi ed espugnando il Maradona vincendo per 2-0. Questo ci deve far capire della difficoltà della partita. È un squadra molto fisica, che gioca ad un ritmo intenso ed ha calciatori sugli esterni bravi nell’uno contro uno e nel ripartire. Bisognerà fare molta attenzione. È una partita che va giocata al 110% da parte nostra, è importante che tutto il Maradona faccia il vero Maradona. I ragazzi hanno bisogno di sentire fiducia da tutto l’ambiente. Capisco le difficoltà, il secondo tempo di Verona può aver lasciato degli strascichi ma non abbiamo tempo per metabolizzarlo, né in campo né sugli spalti. Tutti dobbiamo dare un segnale subito perché c’è una partita importante con 3 punti in palio.
Si sta allenando, valuteremo giorno per giorno. Ovviamente per noi è un giocatore importante e contiamo di recuperarlo.
Giocatore che ha grande qualità, fantasia, bravo nell’uno contro uno, bravo ad attaccare lo spazio. Può giocare sia al posto di Politano sia di Kvara. C’è stato un corteggiamento che è durato un bel po’ per prenderlo, ha bisogno di inserirsi nei meccanismi, ma verrà con noi in panchina contro il Bologna.
Quando si hanno delle brutte prestazioni spesso ci rifugiamo sul discorso fisico usando i carichi di lavoro come alibi. Se si vedono i dati noi abbiamo avuto la palla il 70% più di loro e abbiamo corso come loro, in genere chi non ha la palla corre di più. Sicuramente il secondo tempo è stato non all’altezza: abbiamo perso tutti i duelli aerei, al secondo tiro ci hanno fatto gol, abbiamo dimostrato di non saper prendere un cazzotto e siamo crollati. In un match di pugilato i cazzotti si prendono, ma poi si resta in piedi e si cerca di restituirli all’avversario. Noi dobbiamo lavorare su un aspetto che prima di arrivare non potevo conoscere: per certi versi è stato un bene che questo cazzotto lo abbiamo ricevuto subito perché ha riportato me, i calciatori e tutto l’ambiente alla realtà. Mi fa piacere che i calciatori hanno capito subito cosa sia successo ed hanno messo grande voglia per uscire da questa situazione di difficoltà. È qui che si vedono gli uomini veri, perché quando va tutto bene è troppo facile. Il gruppo storico ha buona qualità e sono persone per bene. Quando accade questo sono il primo ad essere dispiaciuto: noi possiamo anche perdere la partita ma non in quella maniera.
I dati sono sempre importanti e bisogna valutarli. Sia con il Modena sia con il Verona abbiamo fatto grandi numeri di possesso palla (75% e 70%), ma questo dato c’era anche l’anno scorso e siamo finiti decimi in classifica. Questa è una cosa strana. Dobbiamo essere più feroci sotto porta per valorizzare al massimo le chance che si creano. Questo è un dato che ci stiamo portando dietro dall’anno scorso e che va cambiato al più presto.
È un calciatore giovane. Per sua stessa ammissione ha detto che all’Alaves era abituato ad un calcio difensivo, invece qui cerchiamo noi di proporre calcio e il difensore non deve solo saper difendere. È un ragazzo di prospettiva, sta migliorando ma deve crescere. Mi aspetto che continui così con serietà e voglia di migliorare.
Sono ragazzi per bene. A volte puoi trovare delle merde, invece qui ci sono uomini veri con le loro debolezze. Questo è importante perché nelle difficoltà quando hai gli uomini ne esci, viceversa se non ci sono persone serie ti buttano ancora di più nelle difficoltà. Per questo ho fiducia di migliorare tante situazioni per tornare ad essere competitivi, so che ci sono le basi per farlo. Appoggio incondizionato da parte dei tifosi? Quello che a Napoli nessuno toglierà mai è l’entusiasmo e la passione. Ci potrà essere un presidente o un altro, un allenatore o un altro, ma il tifoso napoletano sarà sempre vicino alla squadra. Sono venuti a Dimaro, sono venuti con il Modena, sono sicuro che i tifosi ci saranno vicini. Se saremo tutti compatti e uniti nella difficoltà io penso che ci saranno grandi possibilità di uscirne vittoriosi.
A Verona tre o quattro delle occasioni che abbiamo creato le abbiamo avute con Lobotka e Anguissa. Noi cerchiamo di sviluppare un gioco ed avere più soluzioni alternative con più persone che possano riempire il tabellino marcatori. Sicuramente anche questo è un dato che deve essere migliorato perché loro possono entrare più spesso in zona gol: Frank anche con gli inserimenti, mentre Lobo può arrivare al limite dell’area per la seconda palla.
A prescindere da quello che accadrà sul mercato io ho preso un impegno morale con Napoli e con il tifoso napoletano. Ho sentito grande affetto, grande partecipazione senza aver effettivamente dato nulla. Io ho preso un impegno umano anche nei confronti dei calciatori con cui voglio ripartire in questo progetto: calciatori che ho voluto fortemente qui e che sono rimasti anche rifiutando le sirene del mercato. Lavorermo e cercherò di fare tutto il possibile e anche l’impossibile per dare lustro e riportare Napoli dove merita, ma serve pazienza perché quando si lavora bene prima o poi il lavoro paga.
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