Bernardeschi è il jolly del Bologna: Italiano punta sul numero 10

Il mercato è ormai concluso e il Bologna punta molto sui nuovi acquisti: soprattutto Bernardeschi, l’esperienza e la fantasia che mancavano nella rosa di Italiano

Il lieve trauma distorsivo al ginocchio destro di qualche settimana fa, ha fatto sì che la condizione fisica di Federico Bernardeschi fosse leggermente peggiore rispetto a quella dei compagni.

Il nuovo numero 10 rossoblù, però, adesso ha la possibilità di sfruttare questa sosta per le nazionali per recuperare il gap atletico e tornare al top.

Bernardeschi sarà l’uomo in più del Bologna, pronto a illuminare la trequarti nei momenti difficili e a portare esperienza utile anche alla campagna europea. Un giocatore di spessore, che può fare la differenza nella piazza rossoblù.

Il Bologna punta su Bernardeschi: esperienza e qualità per Italiano

È l’uomo di fantasia che mancava nel cuore del gioco: un jolly niente male che, quando lasciato libero di giocare, può cambiare la partita da un momento all’altro.

Giocherà sull’esterno, sulla trequarti o, perché no, a ridosso del centravanti: per uno come lui la collocazione tattica non è così importante. È un 10 come ne sono rimasti pochi, tutto tecnica e fantasia.

Per il Corriere di Bologna, è quello che negli ultimi decenni sono stati Diamanti o Ramirez, Locatelli o Kolyvanov. Giocatori geniali, capaci di segnare e far segnare.

Nei pochi minuti a Roma è stato forse l’unica nota lieta della serata: in un Bologna opaco ha ravvivato la squadra, rendendosi pericoloso in un paio di occasioni. Italiano vuole affidarsi a lui e sfruttare la sua esperienza per l’Europa League, soprattutto ora che ha perso l’altra stella del mercato: Ciro Immobile.

Gianluca Mancini a contrasto con Federico Bernardeschi
Bernardeschi è il jolly del Bologna: Italiano punta sul numero 10. BolognaSportNews (Photo by Fabrizio Corradetti / Via LaPresse)

Le ultime stagioni di Bernardeschi

A Toronto ha disputato 99 gare di cui 96 da titolare, numeri molto diversi rispetto agli anni della Juventus, dove ha collezionato solo 90 titolarità su 183 presenze totali.

La sua gestione a Bologna sarà molto più simile a quella bianconera: Bernardeschi non è più il main man americano, ma l’asso nella manica da schierare nel momento del bisogno.

Con Cambiaghi, Rowe, Fabbian, Odgaard e Orsolini la scelta non manca e preservare la condizione dell’ex Fiorentina e Juve per i momenti di necessità è cosa buona e giusta.

Italiano ha grande scelta, sinonimo di un mercato di qualità. È vero che sono partiti Beukema e Ndoye, ma sono stati sostituiti a dovere e il resto dei reparti si è arricchito non poco, quindi, se possibile, il Bologna è addirittura migliorato.

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