Sono tantissimi i tifosi che hanno il Bologna nel cuore, ma vediamo quali sono stati i momenti storici che hanno conquistato i fan. Ripercorriamo la strada di questo club per scoprire come ha fatto a guadagnarsi un seguito tanto attivo nel corso degli anni.

Il Bologna si sta confermando come un grande protagonista delle leghe italiane e ha già raggiunto anche degli ottimi successi in Europa. Se sei appassionato di calcio europeo, ci sono piattaforme come Hellotickets che ti permettono di acquistare i biglietti per vedere il Manchester City all’Etihad Stadium al miglior prezzo. Magari, mentre attendi il prossimo match del Bologna, puoi pianificare un weekend fuori porta per goderti il calcio europeo di alto livello. Hellotickets ti dà la possibilità di prenotare in anticipo i biglietti per i grandi match europei, per chi ama il calcio e le emozioni della Premier League. Noi che siamo abituati al calcio italiano e ai nostri, ahimé stadi un po’ datati, restiamo sempre sorpresi quando vediamo per la prima volta una partita dei club europei che, in effetti, hanno a disposizione un budget più elevato di quello della Serie A. Adesso, però, vediamo quali sono state le tappe che hanno segnato il successo del Bologna e che l’hanno portato a essere un grande club italiano.
2024-25: debutto nella nuova Champions e prima vittoria
Partiamo subito con i dati più recenti! Il 21 gennaio 2025 il Bologna ha avuto la sua prima vittoria in UEFA Champions League. Grazie a una rimonta ha battuto il Borussia Dortmund 2-1. In soli due minuti, Thijs Dallinga e Samuel Iling-Junior hanno segnato e hanno portato il club in vantaggio. Insomma, il Bologna ha dimostrato di meritare un posto nell’elite continentale.
Come tutti sappiamo, era già iniziato il nuovo format per la Champions, con la League Phase dove 36 squadre si sono affrontate in un unico girone. In base al piazzamento, con graduatoria unica, si è deciso chi avrebbe avuto accesso ai playoff e agli ottavi. Non è stato accolto da tutti in modo caloroso, però questo cambiamento ha permesso di vedere più variabilità tra i match e, di certo, il calendario è diventato molto più denso.
Per il Bologna, era la prima Champions dall’edizione 1964-65, quindi anche se è arrivato il 28esimo posto (cioè fuori dalla zona dei playoff) è stato comunque un grandissimo successo.
Le origini europee: le due Mitropa Cup (1932 e 1934)
Molto prima della Champions, l’Europa del Bologna nasce con la Mitropa Cup, l’antenata delle coppe continentali. Nel 1932 i rossoblù conquistarono il trofeo in circostanze particolari (finale non disputata per squalifica dell’altra semifinale), diventando la prima squadra italiana a vincere una coppa internazionale.
Due anni dopo, nel 1934, arrivò una seconda Mitropa con un percorso netto: finale vinta 7-4 complessivo sull’Admira Wien e Carlo Reguzzoni capocannoniere del torneo con 10 gol. Sono numeri che fotografano bene un Bologna già europeo in tempi pionieristici.
1964-65: la monetina di Barcellona, un episodio che fece scuola
Quando il club tornò in Europa da campione d’Italia (1963-64), incrociò subito una pagina unica, il primo turno di Coppa dei Campioni contro l’Anderlecht finì in perfetta parità (2-2 sul doppio confronto). Si giocò allora uno spareggio al Camp Nou, chiuso 0-0. Passò l’Anderlecht con il sorteggio della monetina, com’era previsto prima dell’era dei rigori. La UEFA registra la sede, il risultato e l’esito dello spareggio, le sintesi storiche della competizione confermano l’uso del sorteggio in quella stagione. È un dettaglio che ci racconta quanto fosse diversa l’Europa di allora.
1998: l’Intertoto come trampolino (e un trofeo in bacheca)
Saltiamo agli anni Novanta. Nell’estate 1998 il Bologna alza una coppa europea riconosciuta da UEFA: l’Intertoto. La finale, in quell’edizione disputata da tre vincitrici, consegna ai rossoblù il titolo e soprattutto il pass per la Coppa UEFA. Tra i dettagli spesso citati: doppia sfida vinta contro il Ruch Chorzów e un cammino che restituì al Dall’Ara notti europee molto partecipate.
1998-99: la grande corsa fino alla semifinale di Coppa UEFA
Con l’Intertoto in tasca, il Bologna firma la miglior campagna europea dell’era moderna del club: semifinale di Coppa UEFA 1998-99. Nel percorso, i rossoblù eliminano lo Sporting CP, il Real Betis e, nei quarti, l’Olympique Lione. In semifinale contro l’Olympique Marsiglia, due gare tiratissime: 0-0 al Vélodrome e 1-1 a Bologna, con passaggio dei francesi per la regola dei gol in trasferta (all’epoca vigente). Tutti i risultati sono disponibili nelle schede ufficiali UEFA delle singole partite.
Quell’annata, firmata da Carlo Mazzone in panchina e dal carisma di giocatori come Giuseppe Signori, ha consolidato l’immagine di un Bologna capace di competere e di appassionare in Europa, ha riportato il club nelle agende del calcio internazionale. Le ricostruzioni stagionali convergono nel definire quel 1998-99 come uno spartiacque.
Identità, fiducia e un presente che parla europeo
Il presente racconta un Bologna che ha ricominciato a misurarsi con regolarità fuori dai confini. La vittoria in Champions sul Dortmund ha messo un segno nella storia statistica del club e, anche se la League Phase 2024-25 non ha portato oltre, ha dato contesto e fiducia a un progetto che nel frattempo ha messo in bacheca la Coppa Italia 2025. È un titolo arrivato 51 anni dopo l’ultimo trofeo e riconosciuto dalle principali agenzie: un passo che ha anche garantito l’ingresso alle coppe europee della stagione seguente.
Se mettiamo insieme i tasselli, Mitropa 1932 e 1934, Intertoto 1998, semifinale UEFA 1999, prima vittoria in Champions nel 2025, è chiaro che il Bologna non è solo tornato in Europa, ma ha ripreso a scrivere la sua parte di storia europea.





