Bologna, l’elogio di Marocchino: “È una grande squadra, la Juventus deve stare attenta”

A poche ore da Bologna-Juventus, anche Domenico Marocchino – doppio ex della sfida – ha detto la sua. L’opinionista Rai ha speso belle parole sui rossoblù e messo in guardia i bianconeri

Dopo la grande vittoria in Galizia, il Bologna ha voglia di ripetersi e il calendario propone un avversario ostico. Al Dall’Ara arriverà la Juventus di Luciano Spalletti: risultati altalenanti e un gioco che stenta a decollare, ma un grande desiderio di rivalsa.

Le ultime 5 sfide tra felsinei e piemontesi sono tutte terminate con un pareggio e in tutte queste partite entrambe le squadre hanno segnato almeno un gol. Per risalire all’ultima vittoria del Bologna bisogna tornare al 2011, per l’ultimo successo in casa addirittura al 1998. Il commento di Domenico Marocchino sulla sfida di stasera.

Marocchino avvisa tutti: “Il Bologna è forte, la Juventus rischia grosso”

Domenico Marocchino oggi è opinionista sportivo per i canali Rai, ma c’è stato un tempo in cui calcava i migliori campi d’Italia. Cresciuto nelle giovanili della Juventus, ha vestito la maglia bianconera dal 1979 al 1983 per poi passare in B al Bologna dal 1984 al 1987.

Il doppio ex è stato intervistato dal Corriere di Bologna e ha scelto la sua favorita in Bologna-Juve.

Il big match di stasera si giocherà al Dall’Ara, sotto il cielo sereno di Bologna: una sfida delicatissima.

Più che sotto al cielo si gioca sotto San Luca eh: è una sfida tra portici e come statisticamente provato ne ha più
Bologna di Torino

È più delicata per la Juventus perché ancora non convince. Ecco, il Bologna può trovarsi spiazzato come gli è accaduto con la Cremonese, col rischio di farsi infilare con verticalizzazioni non previste. Organicamente è più
“svegliotta” della Juventus, che sembra giochi con uno zaino sulle spalle

Sono due squadre diverse, come vede il Bologna di Italiano?

Due modi di vedere il calcio. La Juventus fraseggia, l’altra punzecchia.

Ho ben chiaro in testa lui e i suoi giocatori e in linea di massima so come si possono comportare, Italiano gli ha dato molta personalità, non è una squadra che può dipendere da un elemento e quindi è proprio squadra. Per dire, il Bologna è più garibaldina e dinamica, l’altra più fanteria e statica

Al Bologna cosa manca per confermarsi tra le big?

Per fare il salto di qualità deve solo imparare ad essere
“rapinatrice”. Quelle situazioni in cui giochi male e porti a casa la partita

Dunque, dove possono arrivare le due squadre?

Il Bologna deve cercare di stare, e può farlo, su tutti i fronti e quando ci sarà un passaggio per fare un salto in una direzione andarci deciso senza il braccino corto, che mi pare sia distante dal pensiero di Italiano. In campionato vedo avvantaggiate Inter, Napoli e Milan, ma per i posti europei le contendenti mi pare che ormai siano Roma, Bologna, Juventus e anche il Como che ha il Roberto Bolle della serie A, Nico Paz: fantasia, tecnica e fisico. La Juventus non so dove potrà arrivare, so che ora deve accettare la realtà che non è abbassare le armi ma cercare di capire pregi e difetti, lavorare sull’aspetto psicologico, essere pragmatici, ma prima di tutto trovare un assetto…

Vincenzo Italiano durante Bologna-Cremonese
Bologna, l’elogio di Marocchino: “È una grande squadra, la Juventus deve stare attenta”. BolognaSportNews (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images Via OneFootball)

Una rosa top: “Orsolini è imprevedibile e Castro mi piace. Peccato per gli infortuni”

Marocchino era un’ala, Italiano di esterni ne ha ben cinque. Chi è il preferito dell’opinionista?

Sono uno diverso dall’altro, con caratteristiche specifiche. Io comunque adoro Orsolini, è il meno prevedibile, un folletto, capace di tirare fuori dal cappello il coniglio e ora ha acquistato molta leadership

E davanti?

Castro mi piace. È giovane e può crescere ancora tanto. Giocando in una bella squadra come il Bologna è meno complicato

Ultimamente, però, i felsinei sono vittime di diversi infortuni. Manca Freuler su tutti:

Lo spazzino manca, sì. Il suo è un lavoro strepitoso. Come nella vita di tutti i giorni, un lavoro nobile ed essenziale: alla fine mette a proprio Agio gli altri, e lui lo fa in campo

La rosa del Bologna è formidabile, costruita meglio rispetto alla Juve. Il merito è tutto di Sartori?

Sartori lavora su misura, è un sarto, è un esperto che individua prima degli altri e che vede cose che gli altri non vedono. Magari venisse alla Juventus

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